Ferrari e il problema della Power Unit: quali potrebbero essere i rimedi dopo il primo Gp d’Austria disputatosi ieri. Da Maranello stanno lavorando a sviluppi da introdurre il prima possibile
Il secondo posto di Charles Leclerc nel Gp d’Austria ha nascosto sotto il tappeto i problemi della Ferrari. L’aggressività del pilota monegasco, bravissimo a sfruttare ogni singola occasione negli ultimi giri di gara, ha consentito alla Rossa di portare a casa un podio insperato. La penalità di Hamilton è arrivata un po’ a sorpresa per il contatto con Albon, consentendo al numero 16 di salire in piazza d’onore. Quello che resta, però, è la difficoltà sui rettilinei. Una velocità di punta fin troppo bassa se paragonata a quanto era in grado di fare la vettura dello scorso anno. Mattia Binotto aveva commentato dopo le qualifiche i problemi della SF1000 come dovuti all’80% alla Power Unit, riportando alla luce una ferita mai sanata. Il drag aerodinamico ottenuto con il nuovo design dell’anteriore, non può giustificare l’assenza di almeno 15 chilometri orari sul dritto. Le voci nelle ultime settimane si sono rincorse con alcune illazioni riguardo l’accordo con la FIA, arrivato in gran segreto prima dell’avvio del mondiale 2020.
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Red Bull e Mercedes hanno ribadito la propria richiesta di conoscere il contenuto dell’accordo tra FIA e Ferrari anche nella conferenza stampa del giovedì. La casa di Maranello si è nascosta dietro il “segreto della proprietà intellettuale” per negare tale comunicazione. Nessuno sa esattamente cosa rientri nel patto stretto tra la federazione e il team italiano, ma probabilmente questo potrebbe influire nelle prestazioni che stiamo vedendo. Voci provenienti dal paddock parlano di un’assenza di almeno 30 cavalli rispetto alla concorrenza (Mercedes e Honda) e le difficoltà palesata da Leclerc e Vettel sembrano confermare l’indiscrezione. Come cercare di migliorare? Lo sviluppo delle Power Unit è vincolato ad alcuni gettoni da poter spendere nel corso della stagione. Upgrade che saranno limitati anche nel 2021 per un discorso di contenimento dei costi. Ciò significa che la Ferrari dovrebbe “investire” il proprio budget per tentare di accorciare il distacco quest’anno, rimanendo però indietro nella programmazione per il prossimo anno. Una coperta corta non facile da gestire e che presuppone un’idea strategica di base: puntare su una stagione anomala. La buona partenza di Leclerc potrebbe anticipare alcuni dettagli (in arrivo in Ungheria) per progredire con le prestazioni della monoposto. Una sferzata conferita da una specifica B del propulsore a cui stanno lavorando a Maranello. Se tutto proseguirà secondo i piani, quindi, il GP austriaco di domenica prossima sarà ancora all’insegna della sofferenza, prima di un salto in avanti in Ungheria. Di sicuro, con le maglie del regolamento molto strette, e con la spada di damocle dell’accordo FIA, il margine di manovra potrebbe restare assai limitato.
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