Alexander Albon è uno dei più delusi da quanto accaduto in Austria. Il contatto con Hamilton è stato determinante e lo ha poi portato al ritiro: il podio sembrava essere davvero alla sua portata.
Alla soddisfazione di Valtteri Bottas e Charles Leclerc rispettivamente primo e secondo nel Gp d’Austria, gara inaugurale della stagione 2020, fa da contraltare la delusione Alexander Albon. Il pilota della Red Bull è stato per gran parte della corsa una delle sorprese positive, ma il contatto con Hamilton lo ha condizionato in maniera decisiva.
La determinazione del ragazzo si è messa in evidenza sin da subiito, quando è riuscito a superare Lando Norris, ma l’attacco di Lewis Hamilton nei suoi confronti lo ha fatto finire quarto. A pochi giri dalla fine. complice la safety car e il ritiro del compagno di squadra Max Verstappen, il terzo posto sembrava essere davvero possibie. Il suo attacco nei confronti del campione del mondo è avvenuto poi al 61esimo giro, ma proprio in quel momento il collega della Mercedes lo ha colpito e lo ha fatto finire in testacoda. Nonostante questo, lui ha fatto il possibile per non mollare, ma il ritiro è stato ienvitabile a causa di un problema riscontrato alla power unit.
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Una situazione simile a quanto accaduto oggi non è del tutto nuova per Alexander. Già nella scorsa stagione in Brasile, infatti, aveva dovuto dire addio al podio a causa di una manovra piiuttosto azzardata da parte della Mercedes numero 44.
Nascondere l’amarezza è quindi piuttosto difficile: “E’ meglio che io presti attenzione alle mie parole, il rischio è di dire qualcosa di cui potrei pentirmi – ha detto il thailandese naturalizzato britannico nel post gara -. La Mercedes aveva un ritmo maggiore, ma non era così impossibile per noi vincere la gara. In Brasile l’anno scorso non me la sono sentita di accusare apertamente Hamilton, la responsabilità era di entrambi, ma qui io ero davanti ed ero nella condizione di provare ad attaccare Bottas. E’ stato a quel punto che lui mi ha agganciato. Io mi sono comportato correttamente, concedendogli tutto lo spazio necessario per affrontare la manovra, questo significa che lui aveva tutta l’intenzione di colpirmi”.
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