Formula 1

F1 GP Austria, highlights della gara: la sintesi – Video

F1, GP Austria. Guarda gli highlights e i momenti salienti della prima gara della stagione, con l’incredibile rimonta di Charles Leclerc

F1, GP Austria: gli highlights della gara

Il gran premio d’Austria si accende nel finale. Bottas vince, Leclerc con due sorpassi d’autore su Norris e Perez chiude con un secondo posto inimmaginabile per una Ferrari che a lungo ha fatto fatica a tenere il ritmo delle McLaren.

Hamilton si tocca con Albon, costretto poi al ritiro, e viene penalizzato di 5 secondi sul tempo d’arrivo. “Sul campo” è secondo, ma finisce fuori dal podio perché i distacchi dopo tre safety car sono contingentati. Terzo Norris per un decimo.

Parte bene Bottas, Hamilton si mette all’inseguimento delle Red Bull e in regime di DRS si rivela di un’altra categoria rispetto ad Albon, che però in quel giro si prende due secondi dal britannico e si pianta. Le Red Bull nei primissimi giri si riescono a difendere meglio nel terzo settore, mentre dietro la Ferrari di Leclerc viaggia tre decimi più piano di Norris e Perez, con cui dà vita a un bel duello dopo la partenza.

Primo grande colpo di scena al giro 12. Si pianta Max Verstappen, nel circuito di casa Red Bull. “C’è un allarme sul volante e non riesco a far nulla” dice. Provano a cambiare il volante, ma l’audio del camera car è preoccupante. Il motore “gratta”, l’olandese è costretto a fermarsi. Non ci sarà dunque il duello con Hamilton, e sarebbe stato interessante anche alla luce della diversità di strategie. Verstappen infatti partiva con le gomme “gialle”, come Sebastian Vettel.

La Ferrari deve inventarsi il sorpasso in curva, il tedesco deve impiegare la modalità di massima potenza della power unit per tener dietro Ricciardo, prima dei problemi alla power unit che frenano l’australiano. Subito dopo si pianta anche Lance Stroll (giro 19, ritiro al 22). Problemi a un sensore, gli spiegano.

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F1, GP Austria: la safety car scombina i piani

La prima gara, con le difficoltà alle power unit tipiche delle prove d’esordio e con l’aggravante di un circuito in collina in cui correre con l’asfalto a 50 gradi e senza grandi spazi per raffreddare i motori, è una corsa a eliminazione. Che per la prima metà non tocca la Ferrari.

L’uscita di Magnussen (giro 27) per problemi ai freni nel punto meno adatto, alla curva 3 che è la staccata più dura del tracciato, convince i commissari a mandare in pista la safety car. E induce tutti a rientrare: doppio pit stop per Mercedes e Ferrari.

I tecnici delle Frecce d’Argento chiedono a Bottas di mantenersi su una modalità di utilizzo del motore più conservativa, per problemi di surriscaldamento, e chiedono ai due piloti di attivare il DAS dietro la safety car per mandare al meglio le gomme in temperatura.

Alla ripartenza, contatto Vettel-Sainz: tutto regolare per i commissari. Dai box, i tecnici Mercedes sembrano molto preoccupati per un problema a un sensore, che perde la sincronizzazione quando i piloti mettono una marcia più alta dopo un passaggio sui cordoli. I tempi di Hamilton e Bottas non suggeriscono lo stesso livello di allarme.

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La seconda safety car a 19 giri dalla fine

Al giro 52, anche Grosjean ha un guasto ai freni come il compagno di squadra. Rientra la safety car, rientrano le Ferrari che diversifica strategie: gialla per Leclerc, rossa per Vettel. Non si fermano le Mercedes, prosegue Perez, in McLaren Sainz rientra un giro dopo Norris. Solo nel 2002 in Austria la safety car era stata chiamata in pista due volte nel corso dello stesso gran premio. E’ la famosa edizione dell’ordine di scuderia Ferrari, di Barrichello costretto a “lasciar vincere” Schumacher. Lo lasciò sfilare proprio sul rettilineo d’arrivo, con evidente intento polemico. E non è passato inosservato.

In questa edizione, invece, le comunicazioni che arrivano sono quelle di Leclerc. Il monegasco, rassegnato, dice via radio che fa fatica a sorpassare anche con l’ala mobile aperta.

Incredibile al giro 55, Raikkonen perde una ruota. Non subisce danni, ma una forte multa per “unsafe release” all’Alfa Romeo sembra inevitabile. Super-lavoro dunque per la safety che torna per la terza volta.

Dopo la safety car, Albon tenta un gran sorpasso alla curva 4 su Hamilton, passa all’esterno poi il britannico, con mezza macchina dietro, stringe e tocca il pilota Red Bull che si gira ed esce dalla zona punti. Il campione del mondo viene penalizzato di cinque secondi.

I motorizzati Mercedes sono in crisi con il surriscaldamento dei motori, Leclerc piazza due sorpassi da campione su Norris e Perez. Due firme che valgono oro per il podio.

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Alessandro Mastroluca

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