Per alcune settimane Spielberg, in Stiria, sede dell’autodromo proprietà del colosso dei soft drink Red Bull sarà la capitale della Formula 1 che si apre con il Gran Premio d’Austria.
È in Stiria che inizia la nuova stagione del campionato automobilistico più amato del mondo: una stagione resa difficilissima dai ritardi legati alla pandemia e che viene vissuta con grande curiosità, proprio per la sua particolarità.
Austria e Stiria, c’è differenza
Degli otto appuntamenti già confermati per il campionato di Formula 1 l’Austria ne ufficializzati ben due, i primi. Anche se il Gran Premio è stato definito “D’Austria”, E così viene citato anche sul sito ufficiale del campionato, con il primo appuntamento patrocinato dal marchio Rolex e il secondo dalla Pirelli, è bene sottolineare che da queste parti tengono moltissimo alla definizione di Stiria.
L’Austria, di fatto, è una Repubblica federale piuttosto simile per impostazione politica e geografica a Svizzera, Germania e Stati Uniti. Ogni territorio che è inserito all’interno della Federazione ha una propria organizzazione politica e amministrativa autonoma: tutti contribuiscono al governo federale del paese la cui capitale, come noto, è Vienna. Ma se c’è un paese che, in un territorio tutto sommato molto piccolo, rappresenta perfettamente quelle che sono le sue peculiarità territoriali questa è proprio l’Austria. A distanza di pochissime centinaia di chilometri da una regione all’altra si cambiano completamente usi, costumi, abitudini e persino lingua.
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Una regione verde e ricchissima
La Stiria è il polmone verde dell’Austria, uno dei paesi ambientalmente più belli e meglio conservati del vecchio continente. Se la gente austriaca, da sempre, è particolarmente legata alle sue tradizioni, al suo ambiente rurale e boschivo, la storia può essere considerata un vero e proprio capolavoro. È il comprensorio dedicato al turismo, peraltro uno dei più vicini al nostro paese. Quello che insieme alla Carinzia si dimostra il più ospitale e ricco di attrattive. Immensi vigneti garantiscono uno dei vini bianchi migliori d’Europa. Una grandissima varietà di frutta, in particolare mele, pesche, ciliegie e zucca e una gran quantità di allevamenti che, nel corso degli ultimi anni, hanno puntato molto più sulla produzione di latte che non su quella di carne. Una scelta fortemente voluta per definire ancora maggiormente la produzione agroalimentare del paese e limitare in modo sensibile l’impatto ambientale.
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Vino e coccole in paesaggio da sono
La Stiria produce alcuni tra i vini più pregiati del mondo uno dei suoi simboli , anche sulla strada verso Spielberg se ne vedono molti, è il Klapotetz, la versione austriaca dei mulini a vento. In un patrimonio boschivo e agricolo immenso e molto variegato che fa da contrasto con quelle che sono alcune delle aziende più evolute d’Europa in campo elettrotecnico o anche soltanto con il marchio Red Bull, uno dei vanti del paese. In questo momento è la multinazionale con sede in Austria più potente del mondo. L’Austria vanta oltre 5mila ettari coltivati a viti e quasi 6mila ettari coltivati a mele una delle qualità più pregiate del mondo in quello che è il frutteto più grande del paese.
Lo scorso anno in Austria sono stati prodotti quasi 30 milioni di litri di vino quasi esclusivamente bianco. Se si considera che l’Italia, che è grande tre volte l’Austria, produci poco meno del doppio, si capisce quanto questa industria sia significativa per il paese e quanto il reddito medio pro capite di ogni cittadino austriaco, decisamente alto rispetto alla media, molto più alto del nostro, deve all’impostazione che il paese si è dato con la massima attenzione per la cura del territorio e della sua produzione agroalimentare.
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Austria, Stiria: città, terme e circuiti
La capitale della Stiria è Graz, 300mila abitanti, poco più della metà di quelli dell’intera regione. Chi viene qui vuole passeggiare tra montagne e pascoli, mangiare le prelibatezze locali e rilassarsi. D’inverno si scia: solo un austriaco su cinque dice di non avere mai messo gli sci api piedi. D’estate si passeggia e si pedala. E ci si rilassa alle terme, un altro paradiso locale: sono ben nove le stazioni geotermiche della Stiria, una più bella e più antica dell’altra. Bad Gleichenberg, una delle terme preferite dal Kaiser Franz e dalla leggendaria principessa Sissi insieme a Bad Ischl, che si trova in Carinzia, è un autentico capolavoro. Grandi laghi, piccoli corsi d’acqua sempre molto puliti e vivaci con cascate e mulini che irrigano senza forzature e tubi quasi tutti i campi della regione. La Stiria è un vero paradiso.
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Dal vino al colosso dei soft drink
In un paese che vende vino, frutta e nel quale uno degli ingredienti più esportati nel mondo e l’olio di semi di zucca e sicuramente un elemento di grande contrasto la presenza di un marchio soft drink moderno come Red Bull. Nata nel 1984 leggermente più a nord, nel territorio di Salisburgo, la Red Bull è cresciuta in modo esponenziale con la sua produzione di bevande energetiche diventando una grande concorrente dei colossi americani.
Oggi è uno dei marchi più conosciuti e di maggiore importanza nel mondo anche per via dei suoi costanti investimenti in ambito sportivo sponsorizza scuderie di Formula 1, moto, squadre di calcio, basket, ma anche tantissimi protagonisti degli sport estremi di ogni parte del mondo. La Red Bull ha orgogliosamente a libro paga non meno di 10mila atleti che vengono usati come testimonial attraverso le loro imprese che vengono documentate in modo estremamente moderno, attraverso i social con una campagna di comunicazione molto trasversale e aggressiva qualcosa che va molto al di là del solito spot pubblicitario.
Oggi l’azienda fondata da Dietrich Mateschitz fattura circa 6200 miliardi di dollari ed è presente con fabbriche e uffici in 18 paesi nel mondo. Complessivamente conta circa 20mila tra dipendenti e collaboratori punto un colosso. Un colosso che alimenta l’industria di Formula 1 con investimenti miliardari.
Una realtà colossale nata in un piccolo paesino tra il verde e le montagne delle Alpi austriache dove la tecnologia e le più moderne strategie di marketing vanno di pari passo con la tradizione il culto del patrimonio agroalimentare.