Formula 1

Formula 1, Gran Premio d’Austria: l’albo d’oro

Scopriamo alcune statistiche del Gran Premio d’Austria di Formula 1 riguardanti le vittorie ottenute da piloti e scuderie nel corso degli anni.

Michael Schumacher ha regalato nel 2003 l’ultima vittoria Ferrari in Austria (Getty Images)

Finalmente torna la Formula 1. È il Gran Premio d’Austria il primo appuntamento di questo campionato 2020 partito in ritardo a causa della nota emergenza Covid-19.

Il Red Bull Ring di Spielberg è pronto a ospitare team e piloti di F1, impazienti di darsi battaglia dopo mesi di pausa forzata. Lo stesso circuito sarà anche teatro della seconda tappa del calendario, anche se prenderà il nome di Gran Premio di Stiria. Niente pubblico sulle tribune, però anche dalla TV i tifosi si aspettano di vedere grande battaglia in pista.

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F1, GP d’Austria: la storia

Una foto del Red Bull Ring oggi (Getty Images)

Quella di questo weekend sarà la 33^ edizione del Gran Premio d’Austria di Formula 1, che non si è sempre disputato al Red Bull Ring. Infatti, nel 1964 si corse presso l’Aerodromo di Zeltweg e a vincere fu Lorenzo Bandini su Ferrari.

Il tracciato era poco adatto alle corse e solamente nel 1970 l’appuntamento è tornato in calendario dal 1970. Ma il GP si è disputato all’Osterreichring di Spielberg, inaugurato l’anno prima proprio per ospitare la F1 su una pista adatta alle gare.

Fino al 1987 il campionato ha corso ininterrottamente sul circuito austriaco, che venne abbandonato a causa dell’eccessiva pericolosità. Infatti, si verificavano molti incidenti poiché la pista era stretta e allora l’organizzazione del Circus decise di non proseguire le corse lì. Dopo i lavori di ammodernamento e allargamento, nel 1997 si tornò a correre sul circuito che cambiò nome in A1-Ring.

La pista fu accorciata e snaturata con i tanti interventi effettuati. Si lì corsero altre edizioni fino al 2003, poi il GP d’Austria scomparve nuovamente dal calendario. Nel 2004 il circuito venne acquistato dalla Red Bull, che ha provveduto a fare lavori di adeguamento propedeutici al ritorno della Formula 1 e ne cambiato la denominazione in Red Bull Ring. Ciò è avvenuto concretamente solo dal 2014 e da allora si gareggia sempre a Spielberg, quest’anno addirittura per due gran premi consecutivi.

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Formula 1, l’albo d’oro del GP d’Austria

Il podio 2019 con Verstappen, Leclerc e Bottas (Getty Images)

La scuderia più vincente del Gran Premio d’Austria è la McLaren, che ha trionfato per sei volte con quattro piloti diversi: Niki Lauda, Alain Prost (2), Mika Hakkinen (2) e David Coulthard. L’ultimo successo, però, è del lontano 2001. Leggermente più recente (2003) l’ultima vittoria della Ferrari, che con cinque affermazioni è il secondo team più vittorioso nell’appuntamento austriaco.

Due trionfi rossi sono arrivati con Michael Schumacher, ma precedentemente avevano vinto le prime due edizioni il già citato Lorenzo Bandini e Jacky Icks. Nel 1999 Eddie Irvine. Terze a pari merito Lotus e Mercedes a quota quattro ciascuna. L’ultimo successo della scuderia britannica risale al 1982 e fu firmata dall’italiano Elio De Angelis. Invece le conquiste delle Frecce d’Argento sono giunte tra il 2014 e il 2017.

Il pilota più vincente in Austria è Alain Prost, che per tre volte (1983, 1985, 1986) è salito sul gradino più alto del podio. Dietro di lui ci sono ben sei piloti con due trionfi a testa: Ronnie Peterson, Alan Jones, Mika Hakkinen, Michael Schumacher, Nico Rosberg e Max Verstappen. Quest’ultimo ha vinto le ultime due edizioni del GP e ora va alla ricerca del tris anche per la Red Bull.

I poleman primatisti sono Niki Lauda, René Arnoux e Nelson Piquet con tre pole position ciascuno. Ferrari scuderia con più pole (otto), l’ultima nel 2019 con Charles Leclerc. Il monegasco l’anno scorso fu beffato in gara da Verstappen dopo un duro duello e sarà difficile vendicarsi questa domenica viste le difficoltà della monoposto rossa.

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Matteo Bellan

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