Hamilton e Wolff, dalla chiamata alla livrea nera Mercedes: il retroscena

Toto Wolff e Lewis Hamilton hanno raccontato come Mercedes è giunta alla scelta di utilizzare una livrea nera nel campionato di Formula 1 2020.

Il team Mercedes AMG F1 ha deciso di dare un segnale importante per quanto riguarda la lotta al razzismo. Infatti, correrà con una monoposto dalla livrea nera.

La scuderia di Brackley si è dimostrata molto sensibile a una tematica che in queste settimane è venuta alla ribalta con maggiore intensità. Lewis Hamilton, pilota delle Frecce d’Argento, si sta facendo portatore di messaggi importanti contro le discriminazioni razziali.

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Mercedes nera, Wolff racconta i retroscena

Toto Wolff ha raccontato come Mercedes è arrivata alla decisione di adottare la livrea nera: «Lewis voleva sapere che tipo di esempio possiamo dare come squadra – riporta Marca – qualcosa che va oltre due post di Instagram. Le buone idee non sono sufficienti se rimaniamo in silenzio. Vogliamo usare la nostra voce per difendere il rispetto e l’uguaglianza Daimler e gli sponsor hanno concordato subito».

Il direttore esecutivo della scuderia di Brackley ha rivelato che l’input è arrivato proprio da Hamilton e in fretta c’è stata una condivisione da parte di tutti: «Lewis usa la sua posizione per fare la differenza, vuole un cambiamento. Mi ha chiesto quante volte ho pensato al colore della mia pelle nella mia vita e quante volte mi sono sentito in svantaggio, ero onesto e ho detto mai».

In Mercedes solo il 3% del personale è afroamericano e solo il 10% è composto da donne. Wolff a tal proposito aggiunge: «Servono nuovi approcci. Ci sono tanti talenti ai quali le porte della Formula 1 sono state chiuse per questi motivi. Vogliamo cambiare e dunque intendiamo lanciare un messaggio forte che può dare fiducia anche ad altri».

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F1, Hamilton ringrazia la Mercedes

Hamilton è felice che la Mercedes abbia accettato di dare voce a una battaglia molto importante, che va assolutamente vinta seppur sia necessario del tempo: «Quando ho parlato con Toto delle mie speranze su ciò che potevamo ottenere come squadra, gli ho detto che era importante essere uniti. Vorrei ringraziare moltissimo lui e il board Mercedes per aver dedicato del tempo ad ascoltare, parlare e comprendere veramente le mie esperienze e la mia passione. Vogliamo costruire un’eredità che vada oltre dello sport».

Il sei volte campione del mondo di Formula 1 è convinto che lo sport possa lanciare dei messaggi molto importanti. Non deve ridursi tutto a correre delle gare. Si può fare di più per migliorare l’ambiente della F1 stessa e non solo.

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