La Nissan ha deciso ufficialmente che chiuderà gli impianti di Barcellona, in Spagna, entro la fine dell’anno lasciando oltre 3mila persone senza lavoro
La Nissan chiuderà, entro la fine di quest’anno, gli stabilimenti spagnoli di Barcellona. L’annuncio è arrivato lo scorso 28 maggio e nell’arco di un mese sono seguite diverse proteste da parte dei lavoratori che rimarranno senza un lavoro. Sono infatti 3mila i dipendenti che andranno a casa e per indotto anche altre 20mila persone. La decisione, spiegano i vertici dell’azienda, non dipende dalla crisi sanitaria ma dalle perdite che il gruppo ha subito in questi ultimi tempi.
Javier Pacheco, segretario di CCOO de Catalunya e dipendente dello stabilimento Nissan, ha affermato che la decisione di chiudere battenti è quella di “un’impresa che prova a dare un messaggio ai mercati che vede la riduzione della produzione ridurre la spesa fissa”. Lo stesso rivendica il fatto che gli impianti non debbano chiudere perché “Renault, principale azionista Nissan, non può prescindere da Barcellona per un fatto strategico”. In Spagna l’automotive contribuisce al Pil nazionale per il 10%.
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Ad aprile in Spagna le immatricolazioni sono crollate per il 96,5% del totale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, secondo uno studio di Ipsos, gli spagnoli sarebbero tra quelli meno disponibili in Europa a comprare un’auto prossimamente per una questione finanziaria. Chi lo invece lo farà, sarà per una questione di assicurarsi maggior sicurezza e protezione.
Il governo spagnolo, però, non vuole rimanere immobile davanti a tale scenario ed ha approvato un piano d’impulso alla catena industriale dell’auto in favore della mobilità sostenibile e connessa. Con esso si dispongono misure economiche, fiscali e normative e si mettono a disposizione 3 miliardi e 750 milioni di euro. La maggior parte di questi, oltre 2 miliardi, saranno destinati agli investimenti. 415 milioni alla ricerca, 100 atti a favorire la mobilità elettrica, 250 per incentivare il rinnovo del parco auto e 95 alla formazione professionale. Si conta in Spagna di arrivare al 2030 con una produzione tra i 700 e gli 800mila esemplari di auto all’anno. Nonostante queste misure, la Nissan ha deciso senza sé e senza ma di chiudere definitivamente.
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