Guida in stato di ebbrezza: cosa dice il codice della strada su multa, limiti e quando diventa aggravante di reato.
Le pagine di cronaca, soprattutto alla termine del week-end, pullulano di notizie riguardanti gravissimi incidenti stradali per guida in stato di ebbrezza del conducente. L’alcool incide sulla reattività del soggetto, il quale sotto i suoi fumi – proprio come accade per le droghe- non riesce ad essere lucido e concentrato. Condizioni necessarie quando si è al volante, non solo per tutelare la propria incolumità, ma anche per salvaguardare la vita altrui.
Negli scorsi anni la classe politica italiana, dati alla mano, ha assunto maggior consapevolezza nei confronti del delicato tema delle morti sulle strade introducendo finanche una nuova figura di reato (l’omicidio stradale) che vede un aggravante nella guida in stato di ebbrezza e soprattutto inasprendo le pene già esistenti all’interno del Codice della Strada.
Ma cosa dice la legge in merito alla guida in stato di ebbrezza? Quali sono le sanzioni? Esiste una limite al di sotto del quale non si contravviene alla legge oppure c’è tolleranza zero?
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Guida in stato di ebrezza, tutto quello che c’è da sapere: multa e limiti
Il superamento dei limiti di velocità, l’utilizzo di dispositivi che distraggono il guidatore sono solo alcuni dei motivi alla base delle numerose morti sulle strade. Tra esse c’è anche la guida in stato di ebbrezza.
Mettersi in auto sotto i fumi dell’alcol è una delle maggiori cause di incidenti mortali in Italia. La mancata capacità di reagire al pericolo, misto ad uno stato di semi-incoscienza, fanno venir meno le condizioni per poter guidare. Eppure tanti sono quelli che magari usciti da una discoteca, irresponsabilmente, decidono comunque di far rientro a casa consapevoli del pericolo.
Una tragica circostanza che il legislatore ha voluto limitare il più possibile, intervenendo con un inasprimento delle sanzioni, in primo luogo rintracciabili all’interno del Codice della Strada.
Quest’ultimo all’art.186 comma 2 stabilisce le pene, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, a cui sarà soggetto chiunque si metta alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
a)“Sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 544 a Euro 2.174, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l)”. Sanzione accessoria: sospensione della patente di guida da tre a sei mesi;
b)”Ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l)“. Sanzione accessoria: sospensione della patente da sei mesi ad un anno;
c)”Ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l)“. Sanzione accessoria: sospensione della patente di guida da uno a due anni. In questo caso se l’auto appartiene ad un soggetto terzo, la durata della sospensione è raddoppiata. La patente di guida è revocata in caso di recidiva nel biennio.
I valori alcolemici possono essere rilevati mediante l’etilometro o le analisi del sangue del conducente.
Le sanzioni aumentano se il conducente in stato d’ebbrezza ha causato un incidente. In tal caso sono raddoppiate e viene disposto il fermo amministrativo del mezzo, salvo che appartenga ad un soggetto che nulla ha a che vedere con il reato. Per neopatentati e soggetti che alla guida svolgono attività lavorativa, la tolleranza è pari a zero.
Qualora però l’incidente risulti mortale, la norma di riferimento è all’interno del Codice Penale. Il legislatore, nel 2016, ha inserito l’art.586 bis che contempla, appunto, la specifica fattispecie di omicidio stradale. Si legge che chiunque causi la morte di una persona a seguito delle violazione sulla circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni. Se, però, il soggetto alla guida era in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ed ha causato la morte di una persona, la pena aumenta: reclusione da otto a dodici anni.
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