Roma, un intoppo burocratico fa arrivare quotidianamente verbali ad ambulanze gestite da privati, incaricate di presidiare il Colosseo
Più o meno tre anni fa, dopo i terribili attentati di Nizza e Monaco di Baviera, Roma decise di rafforzare i controlli nelle aree maggiormente a rischio, come i Fori Imperiali e il Colosseo. Dopo vari colloqui tra la sindaca Raggi e la prefettura della Capitale, alla fine si decise di pedonalizzare la zona e garantire il presidio dell’Esercito Italiano.
Pochi mesi dopo, l’area divenne anche a traffico limitato, con l’accesso consentito solo a biciclette, Atac e vetture delle forze dell’ordine e di soccorso. Le telecamere poste ai varchi della Ztl hanno il compito di catturare tutte le targhe dei mezzi che passano, inviando segnalazioni alla centrale in caso di mancata autorizzazione. A causa di un intoppo burocratico, i veicoli della Misericordia (che collaborano col 118) sono stati multati per ben 400 volte, poiché il sistema non riconosce le loro targhe.
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Roma, ambulanze multate dal Comune: “Siamo a quota 400”
Intervistato da Ilfattoquotidiano.it, il presidente della Misericordia Roma Sud ha raccontato il problema che si è venuto a creare col Comune di Roma. “Nel giro di un anno e mezzo, siamo ormai arrivati a quota 400 multe” spiega Pietro Grossi, che ora si trova a dover affrontare un iter burocratico costellato da centinaia di ricorsi e documenti. “Siamo collaboratori del 118 da ormai 16 anni” continua Grossi: “La Regione stessa ci ha assegnato una postazione al Colosseo e una a Piazza Venezia“.
La Misericordia Roma Sud ha chiesto delucidazioni all’Agenzia capitolina Roma Servizi per la Mobilità, che non ci ha messo troppo tempo a rispondere. “Con l’attuale normativa, le ambulanze non possono circolare nell’area pedonale di via Fori Imperiali” aggiungendo che: “Noi non siamo adibiti a concedere deroghe“. Proprio l’Agenzia regionale dovrà ora lavorare con la Misericordia per permettere la contestazione di tutte e 400 le multe ricevute.
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