KTM ha scelto Danilo Petrucci per sostituire Pol Espargarò, ormai diretto verso il team Repsol Honda MotoGP. Emergono i retroscena sull’accordo.
Ormai sembrano esserci pochi dubbi sul futuro di Danilo Petrucci. Salvo sorprese clamorose, dal 2021 correrà con il team ufficiale KTM.
La sua determinazione a voler continuare a gareggiare in MotoGP, nonostante la buona opportunità offerta da Ducati in Superbike, è stata premiata. Il pilota umbro è riuscito a trovarsi una buona sistemazione per proseguire la propria carriera nella top class del Motomondiale.
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MotoGP, l’intesa di Petrucci con KTM
Oggi La Gazzetta dello Sport rivela che l’accordo tra Petrucci e KTM è stato raggiunto nell’incontro avvenuto in Austria la scorsa settimana. L’attuale rider Ducati è tornato in Italia assieme al suo manager Alberto Vergani e, sembra, anche con una copia del nuovo contratto firmato.
Secondo quanto trapelato, l’intesa tra le parti è di tipo annuale e con opzione a favore di KTM per un prolungamento anche per il 2022. Un contratto 1+1, insomma. Petrux ha accettato, convinto di poter dimostrare il proprio valore con la tuta arancione. A livello di ingaggio, percepirà più di quanto guadagnato in Ducati (500 mila euro nel 2019 e 750 mila per il 2020).
Il pilota di Terni è stato preferito a Cal Crutchlow sia per ragioni anagrafiche che caratteriali. Un altro aspetto che ha pesato è il legame tra l’inglese e Monster Energy, marchio concorrente di Red Bull. Quest’ultimo è da anni partner stretto di KTM, che ha preferito evitare ogni tipo di problema.
Per Petrucci c’era un’altra opzione per restare in MotoGP: l’Aprilia. Tuttavia, le tempistiche per raggiungere un accordo rischiavano di essere lunghe. Infatti, la casa di Noale prima di negoziare con altri piloti intende aspettare il verdetto del caso doping che ha riguardato Andrea Iannone.
L’attuale rider Ducati non poteva attendere, anche perché il TAS di Losanna dovrebbe esprimersi ad agosto. Di conseguenza, è stato normale decidere di accelerare con KTM.
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