Da Ducati giunge la spiegazione sul mancato arrivo di Marc Marquez nel team di Borgo Panigale. Honda è riuscita a blindarlo fino al 2024.
Ha stupito molti la scelta di Marc Marquez di firmare un contratto di quattro anni invece che di due con Honda. Se il rinnovo in sé non ha sorpreso, invece la durata dell’accordo sì.
Evidentemente tra le parti c’è un tale livello di fiducia reciproca che non ha fatto sorgere dubbi su un lungo futuro assieme. Le vittorie di questi anni testimoniano inequivocabilmente che il binomio Marquez-Honda è vincente. Anzi, stra-vincente. Il pilota spagnolo si sente a casa nel team Repsol. Ogni sua richiesta economica e tecnica viene accontentata.
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MotoGP, perché Marquez non è andato in Ducati
Ci si aspettava un tentativo concreto da parte della Ducati per strappare Marquez alla casa di Tokio. Qualche contatto sembra esserci stato, ma alla fine l’offerta giapponese ha convinto maggiormente l’otto volte campione del mondo.
Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, ai microfoni di GPOne.com ha chiarito come sono andate le cose: “Lui ci ha detto subito che la sua priorità era restare con la Honda. Ed i giapponesi lo hanno blindato con una cifra che se non è di 20, è di 15 milioni l’anno”.
Il dirigente sportivo italiano ammette che economicamente non c’era la possibilità di battagliare con la Honda. A Borgo Panigale non potevano offrire un ingaggio da 15-20 milioni di euro annui al fenomeno di Cervera, nonostante sia il più forte pilota della MotoGP.
Ducati ha deciso di promuovere Jack Miller nel team ufficiale per il 2021 e spera di ottenere da Andrea Dovizioso il sì al rinnovo del contratto in scadenza. Se la trattativa fallisse, attenzione a un eventuale ritorno di fiamma per Jorge Lorenzo.
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