Continuano le indagini della Procura di Siena che punta a ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente di Zanardi e la natura della staffetta “Obiettivo tricolore”
La Procura di Siena continua a indagare sull’incidente di Alex Zanardi. Sarebbero due le direzioni principali per gli inquirenti. Da un lato, puntano a completare la ricostruzione della dinamica dell’incidente, che sembra chiarita nelle sue linee generali ma non nella totalità degli aspetti che possono spiegare le ragioni della sbandata della sua handbike. Dall’altro, gli inquirenti si concentrano sulla staffetta “Obiettivo tricolore” e sulle relative modalità di organizzazione.
Per circa tre ore e mezza, spiega l’ANSA, è stato ascoltato un ciclista senese che ha partecipato alla staffetta organizzata da “Obiettivo3”, di cui Zanardi è socio al 33%. Per un’altra ora, ha parlato invece il comandante della polizia municipale di Pienza. Una delle questioni centrali, infatti, riguarda la “scorta” della carovana. Perché al momento dell’incidente, davanti ai ciclisti c’erano auto della polizia municipale.
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Incidente Zanardi, gli sviluppi dell’indagine
Come ha rivelato il Corriere della Sera, la staffetta prevedeva partenza, arrivo, percorso definito, tempi di passaggio. Ma non era una gara dal punto di vista giuridico. Infatti il sindaco di Pienza, Manolo Garosi, ha già spiegato nei giorni scorsi che il Comune non ha mai ricevuto comunicazioni ufficiali di manifestazioni sportive, nemmeno a carattere cicloturistico. E la presenza delle auto dei vigili urbani sulla statale 146 costituiva, diceva il sindaco di Pienza, un semplice atto di cortesia.
In termini non troppo dissimili ha parlato a Sky Sport il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli. La partecipazione alla staffetta, ha spiegato il primo cittadino che vi ha anche preso parte con tanto di fascia tricolore percorrendo un pezzo di strada con Zanardi e i suoi compagni, doveva prevedere il rispetto del codice della strada. Strada aperta al traffico in entrambi i sensi i marcia.
Non erano state richieste, ha detto Agnelli, autorizzazioni per fermare il traffico, aggiunge. La polizia davanti al corteo, ha spiegato Agnelli, doveva fornire solo una cornice per l’ingresso festoso all’interno delle mura.
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