Valentino Rossi è un esempio per tutti i piloti che si affacciano alla MotoGp, uno che nonostante la non più giovane età riesce a ritagliarsi soddisfazioni. Un ex pilota mette in evidenza questo aspetto del “Dottore”
Si avvicina a grandi passi la partenza della nuova stagione di MoGp, che partirà con un notevole ritardo rispetto al solito a causa dell’emergenza Coronavirus, ma anche in questa occasione sarà Valentino Rossi il veterano della classe regina. Pur avendo ormai superato i 40 anni, il centauro di Tavullia ha ancora voglia di dare il massimo in pista e non si pone alcun limite all’idea di dover gareggiare con colleghi più giovani.
Questo sarà il suo ultimo anno in sella alla Yamaha ufficiale, ma sembra ormai quasi certo che il numero 46 possa proseguire la sua carriera anche nel 2021 con il team satellite, la Petronas. Ma anche in questo caso lui non sembra intenzionato a svolgere alcun ruolo da comprimario: vuole continuare solo se avrà la garanzia di essere competitivo.
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Per chi muove i primi passi nel Motomondiale il “Dottore” è spesso una vera fonte di ispirazione, non solo per i successi ottenuti, ma anche per la voglia di non mollare mai anche di fronte alle difficoltà che può incontrare. E negli ultimi anni con la Yamaha i momenti complessi non sono mancati, ma lui non si è mai arreso ed è pronto a fare il possibile per riportare in alto il team giapponese.
Proprio questo aspetto del suo modo di lavorare è quello che piace maggiormente anche all’ex pilota Alex Barros: “Per me Valentino è un eroe, sta facendo la storia. Riuscire a essere competitivo negli anni come ha fatto lui è tutt’altro che semplice” – ha detto nel corso della sua intervista al podcast Cambia el mapa.
Proprio la voglia di non guardare solo all’aspetto lavorativo potrebbe essere per l’ex collega uno dei motivi del suo successo: “Alla sua età Valentino non è più nel periodo in cui un pilota cerca di vincere i titoli e di piacere ai tifosi. Ora per lui conta anche divertirsi, e secondo me ci sta davvero riuscendo. Vedo che si sta impegnando, forse di più di quanto accadeva quando c’ero io” – ha concluso.
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