Handbike, storia e caratteristiche del mezzo che ha visto trionfare Zanardi

Origini, storia e diffusione dell’handbike: la bicicletta che ha fatto grande Alex Zanardi a Londra, Rio ed ai campionato mondiali

Zanardi, la dinamica dell'incidente: caduta in discesa poi il terribile impatto con il tir
Zanardi, la dinamica dell’incidente: caduta in discesa poi il terribile impatto con il tir

Nella triste giornata di ieri Alex Zanardi è stato coinvolto in un grave incidente sulla strada provinciale tra Pienza e San Quirico in provincia di Siena. Era alla guida di una handbike, tipica bici utilizzata dai pedalatori paralimpici in gara ed in allenamento. Essa è stata pensata in origine per i disabili, ma in strada il mezzo presenta non pochi rischi viste velocità e mobilità ridotte.

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Handbike, storia ed origini

Le sue origini risalgono al 1655, quando Stephan Farffler ne inventò una forma primordiale. L’orologiaio, paralizzato agli arti inferiori, creò una carrozzina a propulsione manuale con manovella, ruote e sedile. Nonostante l’invenzione fosse geniale, i contemporanei ne ignorarono l’uso. Dopo essere stata dimenticata per quasi trecento anni, negli anni ’40 del 1900 il dottor Guttmann studiò un mezzo simile alla handbike per riabilitare feriti e reduci di guerra.

Le caratteristiche

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Ad oggi, in Italia, i praticanti della particolare bici sono circa 500. Essa funziona tramite la propulsione delle braccia. Si compone di un telaio con un sedile sul quale ci sono tre ruote: due posteriori ed una anteriore. Quest’ultima è collegata allo sterzo e permette quindi i cambi di direzione ma, essendo collegata alle pedivelle, si occupa anche del movimento. I freni possono attivarsi in due modi: tramite le leve tradizionali oppure a contropedale. La handbike e la classica bicicletta hanno in comune la presenza di un cambio e dei rapporti di trasmissione.

In base a quel che deve essere l’uso, ne esistono diversi modelli. C’è quello da competizione che ha un’altezza di pochi centimetri e le misure create in base a peso ed altezza dell’atleta. Quelle utilizzate in genere dagli amputati si guidano da seduti e sono costruite con un telaio in fibra di carbonio che consente di sfruttare i muscoli del tronco per dare la miglior spinta. Queste ultime, però, sono più facilmente ribaltabili poiché il loro baricentro è più rialzato. Le handbike sono in grado di raggiungere fino ai 55 km/h.

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