Lewis Hamilton alla ripartenza del campionato di Formula 1 in Austria intende manifestare contro il razzismo. E spera di essere supportato dai colleghi.
Lewis Hamilton è sempre molto sensibile al tema del razzismo e vorrebbe una Formula 1 più schierata contro le discriminazioni. La sua battaglia, secondo lui, va condivisa anche dai suoi colleghi.
Sport come la F1 hanno un grande impatto mediatico e il sei volte campione del mondo vorrebbe sfruttarlo anche per lanciare messaggi importanti che vadano oltre lo sport. La recente morte di George Floyd negli Stati Uniti gli ha dato ulteriore spinta a impegnarsi per la causa sull’antirazzismo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> MotoGP, il dottor Charte svela il protocollo anti Covid: tutte le misure
F1, Hamilton in ginocchio a Spielberg?
Hamilton appoggia il movimento Black Lives Matter, nato negli USA per combattere le discriminazioni razziali. Sui suoi profili ufficiali social ha scritto parole importanti: «La lotta per un vero cambiamento inizia da noi, sia che protestiamo pacificamente che mostrando supporto sui social media o firmando petizioni. Tuttavia, la nostra lotta per l’uguaglianza deve continuare oltre questo. Il razzismo è una malattia globale che dobbiamo affrontare. Come abbiamo visto con l’arresto e le accuse elevate per gli ufficiali che hanno ucciso George Floyd, nelle nostre voci c’è potere, possiamo portare cambiamenti e dobbiamo continuare a lottare per l’uguaglianza razziale».
Secondo quanto rivelato da quotidiani come Marca e Daily Mail, il pilota della Mercedes è pronto a fare un gesto importante in occasione del primo gran premio di Formula 1 di questo 2020. Infatti, Hamilton sta pensando di mettersi in ginocchio sulla griglia di partenza per manifestare il suo appoggio al movimento Black Lives Matter.
Una mossa simbolica contro il razzismo che Anthony Hamilton, padre di Lewis, condivide e che andrebbe fatta da tutti: «Dovrebbe essere tutta la F1 e la FIA a dire “Nella prima gara mettiamoci in ginocchio, non solo per sostenere Black Lives Matter, ma per tutti coloro che hanno sofferto e soffrono di Covid”, quindi non credo che inginocchiarsi sia solo la responsabilità Lewis. È responsabilità di tutta la F1 inginocchiarsi».
La morte di George Floyd ha colpito tutto il mondo, scatenando grande indignazione e il sei volte campione del mondo di F1 vuole che il suo sport si schieri apertamente contro il razzismo. A Spielberg a inizio luglio lui, ma anche altri suoi colleghi, potrebbero fare il gesto diventato ormai celebre per manifestare contrarietà alle discriminazioni.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> “Ferrari, Vettel non accetterà ordini di scuderia”: l’avvertimento del manager