La Nasa ha annunciato che assegnerà ben 199,5 milioni di dollari all’Astrobotic of Pittsburgh per la costruzione di Viper, un nuovo mezzo lunare
L’uomo procede a passo spedito verso nuove missioni spaziali. A ormai qualche settimana dal lancio della Crew Dragon per conto di SpaceX, si parla già di operazioni ben più grandi e ambiziose. La Nasa ha infatti intenzione di mandare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna a partire dal 2024, nell’ambito del programma Artemis.
Per fare ciò, il primo passo è la costruzione di nuove strumentazioni utili per una missione così ambiziosa. Poco fa, l’Agenzia Spaziale Americana ha annunciato che assegnerà una cifra pari a 199,5 milioni di dollari all’Astrobotic of Pittsburgh, che si dovrà occupare della progettazione del Volatiles Investigating Polar Exploration Rover (abbreviato in Viper). Il prototipo dovrebbe essere disponibile nel 2023, e si occuperà di esplorare il Polo Sud lunare in cerca di acqua.
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Nasa, quasi 200 milioni di euro per Viper: a cosa servirà
Our newest water-seeking rover just booked a ride to the Moon’s South Pole.
Pittsburgh-based @Astrobotic has been selected to deliver VIPER to the Moon in 2023 in preparation for future #Artemis missions to bring humanity to the lunar surface: https://t.co/o6IrRW5KW8 pic.twitter.com/h5vGMzIFa6
— NASA (@NASA) June 11, 2020
Il compito di Viper, il mezzo lunare per il quale la Nasa investirà 200 milioni di dollari, sarà di vitale importanza per il programma Artemis. Dal 2023, il prototipo di 450 chilogrammi circa verrà inviato sulla Luna per esplorarne il Polo Sud. Per 100 giorni terrestri, il suo compito sarà quello di campionare diversi ambienti del suolo lunare, attraverso alcuni strumenti scientifici installati dall’Astrobotic of Pittsburgh. Il robot avrà un trapano in grado di scavare fino ad un metro di profondità, in modo da verificare la presenza e la densità del ghiaccio.
In questo modo, sarà possibile mappare parte della Luna e individuare le zone dalle quali è possibile estrarre acqua. Si tratterà di un passo fondamentale per la futura riuscita del programma Artemis, che prevede l’atterraggio e l’esplorazione lunare a partire dal 2024. Conoscere dalla partenza le zone nelle quali è presente acqua, permetterà agli astronauti la sopravvivenza durante le spedizioni dei prossimi anni.
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