“In Formula 1 c’è un gruppo di piloti che possono vincere. Io l’ho dimostrato. Sono sicuro che sarei in grado di battere Hamilton in una corsa al titolo mondiale”. Un rivale lancia la sfida
“Non ci sono gli unicorni nello sport, ma c’è sempre un piccolo gruppo di atleti che hanno il talento per vincere. E la Formula 1 non è diversa“. Parola del trentenne Daniel Ricciardo, sette vittorie e 29 podi su 171 gran premi disputati. L’australiano della Renault si inserisce in questo piccolo gruppo di sfidanti del sei volte campione del mondo Lewis Hamilton, che di gare ne ha vinte 84 su 250, è salito 151 sul podio ed è partito in 88 occasioni in pole position. “Credo che io e qualche altro pilota, con la stessa monoposto a disposizione, avremmo potuto conquistare qualcuno di quei sei titoli“ha detto Ricciardo alla rivista Autocar.
Questo ristretto gruppo di piloti che sanno come portare al massimo la vettura, ha detto Ricciardo, “hanno bisogno della monoposto giusta per lottare per il titolo. Quello che fa la differenza, quando si arriva al top, non è tanto la velocità, ma la capacità di fare risultati con continuità, gara dopo gara”. Dunque, spiega, è fondamentale riuscire a gestire mentalmente e fisicamente tutte le sfide, a dare il massimo anche quando hai avuto una settimana difficile o soffri di ket leg. “Solo così puoi essere un campione” ha detto.
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Quello che rende Hamilton speciale, ammette, “è proprio l’essere stato capace di ripetersi per sei stagioni. Nonostante si può dire che avesse la macchina migliore, resta un risultato notevole” ha detto Ricciardo. “Io ho grande fiducia in me stesso, so che posso vincere un titolo mondiale contro di lui, ma potrei farcela anno dopo anno? Non lo so, per questo merita il massimo rispetto“.
Credere in se stesso, ha ammesso, non lo rende particolarmente paziente anche se questo lato del carattere sta emergendo con l’età. In Formula 1, conclude, “non tutti i venti piloti al via possono vincere gare. Certo, ho avuto un primo anno difficile in Renault. Ma ho già dimostrato di essere in grado di vincere, e non vedo l’ora di tornare a provare ancora quella sensazione“.
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