Presentati oltre mille emendamenti al Decreto Rilancio, discussi il 15 giugno in commissione Bilancio alla Camera. Molte le proposte per il settore automotive, dagli incentivi rottamazione all’aumento dei fondi per l’Ecobonus
Entra nel vivo la discussione sul Decreto Rilancio. Gli emendamenti presentati devono superare il voto della commissione Bilancio della Camera il 15 giugno. Poi il 24, il Parlamento è chiamato a convertire in legge il decreto. Tra gli oltre 1200 emendamenti presentati da tutte le forze politiche, ce ne sono diversi che riguardano il settore automotive, come la riduzione dell’IVA sulle auto nuove al 18% fino alla fine di dicembre. Maurizio Lupi (gruppo misto) chiede di aumentare i fondi per l’Ecobonus di 95 milioni per quest’anno e 180 per il prossimo. Cambiano l’entità dei fondi, non la sostanza della misura, nelle modifiche proposte da Edoardo Rixi della Lega Gianluca Benamati del PD.
Benamati prevede anche incentivi per auto tradizionali, non solo per elettriche e ibride, e sconti di 4 mila o due mila euro, con o senza rottamazione. Claudia Porchietto (Forza Italia) propone un bonus di 3.000 euro con rottamazione e 1.000 senza per l’acquisto di modelli “green”.
Dalla maggioranza e dall’opposizione sono stati poi presentate delle proposte per introdurre incentivi alla rottamazione all’interno del Decreto Rilancio. L’opposizione, inoltre, chiede anche la sospensione dell’ecomalus e una riduzione delle imposte per l’acquisto di veicoli commerciali e industriali.
I tagli delle tasse, le detrazioni fiscali, compongono un capitolo corposo degli emendamenti. Stefano Benigni (gruppo misto) vorrebbe consentire ai cittadini di detrarre completamente l’IVA per l’acquisto di un veicolo, Giuseppe Chiazzese (Movimento 5 Stelle) propone un super ammortamento per auto a scopo professionale a basso impatto ambientale.
Per Massimo Garavaglia (Lega), bisognerebbe sospendere l’Ecotassa e cancellare l’imposta provinciale di trascrizione fino al 2022.
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Un gruppo di deputati ha poi firmato un emendamento per alzare il limite di cilindrata delle auto per disabili che possono godere dell’IVA agevolata al 4% portandoli a 3000 cc per i motori a benzina, a 3500 cc per i diesel o gli ibridi, a 180 kW per i motori elettrici.
Ma non ci sono solo proposte di incentivi. Andrea Caso (Movimento 5 Stelle) vorrebbe introdurre un bonus di 600 euro per chi vuole passare a un impianto GPL e di 900 euro per montare un impianto a metano, su un’auto a benzina o gasolio Euro o 5, valido fino al 2022
Infine Paolo Russo (Forza Italia) si concentra sulle assicurazioni e chiede che i contratti vengano automaticamente prorogati di un numero di giorni pari alla durata delle misure restrittive degli spostamenti durante il lockdown.
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