Valentino Rossi e Razlan Razali continuano la loro trattativa fatta di dichiarazioni di stima, frasi di circostanza e lunghi silenzi. Ma chi conosce il dottore dice che l’affare alla fine si fara e che il #46 sarà per una, forse addirittura due stagioni, nella griglia di partenza del MotoGP
Da alcuni giorni ormai Valentino Rossi è chiuso in uno stretto riserbo. Da tempo si parla della sua carriera, ormai giunto a un punto di svolta e forse conclusivo, ma Valentino ancora, nonostante il lockdown non vuole scrivere la parola fine. Nonostante i suoi 41 anni c’è spazio per una, forse addirittura altre due stagioni in MotoGP. Anche perché è un dato di fatto che se Valentino, da una parte, non vuole lasciare il lavoro dei sogni, dall’altra c’è chi è pronto a pagarlo per farlo continuare a correre.
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Le intenzioni del Team Petronas sono molto chiare: anche le dichiarazioni del boss del SIC Racing Team Razlan Razali sono molto chiare: se c’è anche solo una possibilità di mettere sotto contratto Valentino Rossi l’affare si farà. Perché la cosa interessa entrambe le parti.
La Petronas vuole un uomo d’esperienza sul quale investire magari anche per il futuro, quando Valentino deciderà di lasciare le corse e di dedicarsi ad altro. Le sue potenzialità in termini di esperienza ma anche di testimonial sono gigantesche. Razali non ha né problemi di volontà. È il primo a volere Rossi in squadra. Non ci sono problemi di soldi o di leadership perché Razali può permettersi non solo Valentino ma anche tutto il suo staff.
E mentre il dottore per una volta sta zitto e aspetta, lasciando il mondo a ipotizzare quello che sarà il suo futuro, Razali con grande intelligenza tesse una rete di dichiarazioni sempre aperte all’accordo. Da I, a “colloqui fino a oggi molto positivi e all’insegna del rispetto e della stima reciproca”, a “sarebbe bellissimo accompagnare Valentino nelle sue ultime stagioni in MotoGP” sottolineando il termine ChampionshipS, al plurale. Perché a Razali non dispiacerebbe firmare addirittura per due anni magari risparmiando qualcosa sull’investimento complessivo e sfruttando un progetto di comunicazione a medio termine.
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“Qui non si tratta di offrire un giro d’addio al pilota – ha detto Razali, ricalcando pari pari le stesse dichiarazioni di Valentino Rossi di qualche giorno fa – si tratta di mettere nero su bianco un accordo tra un team complesso e ambizioso come il nostro e un fuoriclasse che non è esattamente il solito pilota che paghi a gettone”. Dichiarazioni più che chiare su quella che è l’intenzione di Razali.
Nessuno ha fretta: non Rossi, che sta ancora concentrandosi su una stagione 2020 che non si sa né da dove né come comincerà e nemmeno Razali che sa che ogni settimana che passa a Valentino continuerà a montare l’acquolina in bocca per uno, forse due nuovi campionati da vero protagonista.
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