Mercedes, cinque modelli iconici per una storia che unisce ricerca della prestazione e vocazione allo stile.
La stella a tre punte è un’ispirazione che arriva da una cartolina. Gottlieb Daimler, inventore del motore a gas e della prima motocicletta, l’ha disegnata per raccontare che il suo motore può viaggiare via terra, aria e mare. Il nome, Mercedes, è quello che Daimler dà alle sue prime auto, e tale resterà anche dopo la fusione con la Benz & Cie. Nasce così la leggenda di un marchio storico, Mercedes-Benz, che mette insieme la visione di un pioniere del motore a scoppio e un esploratore dello stile e delle possibilità umane.
Queste due anime restano e si alimentano in tutta la produzione Mercedes. Abbiamo scelto cinque esemplari, che raccontano questi due lati e le infinite combinazioni possibili di uno sviluppo fedele alla storia.
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La rara Mercedes Benz SLR McLaren
La Mercedes SLR McLaren, una delle versioni speciali della 300 SLR, testimonia il successo di un modello raro e lussuoso. Poco più di duemila esemplari di questa supercar iconica sono stati prodotti tra il 2003 e il 2010.
Le forme rappresentano il valore aggiunto di questa edizione, a cui hanno partecipato anche i tecnici della McLaren a Woking. Ogni dettaglio è studiato per esaltare le prestazioni, alimentate da un motore da 617 cavalli, compresi i cerchi delle ruote che permettono di risucchiare l’aria e diventano un atout per raffreddare i dischi dei freni.
Mercedes cresce con due anime, da un lato uno spirito da corsa, da competizione. Dall’altra, un senso di eleganza quasi aristocratica, di altezzosa solidità.
Prestazioni: la C11 e la E63
Alla prima categoria appartengono sicuramente due modelli simbolo come la C11 e la più recente E63. Il progetto della C11, con telaio monoscocca in fibra di carbonio e motore da oltre 630 cavalli, nasce dopo il campionato prototipi del 1989. Con questa vettura, capace di raggiungere i 400 kmh, la casa della Stella vince il titolo piloti e costruttori nel campionato prototipi del 1990. La guida anche Michael Schumacher, che alla fine di quella stagione vince a Digione e nel 1991 partecipa alla 24 Ore di Le Mans. Chiude quinto, nel trio completato da Wendlinger e Kreutzpointer.
Nel 2016, la E63 ha segnato un punto di svolta radicale e decisivo. Mercedes ha riportato sulle scene una nuova versione di un classico moderno. E lo fa a trazione integrale, senza altre varianti. Nella versione S, accelera da 0 a 100 kmh in 3,4 secondi.
L’anima pioniera del motore e della corsa, lo spirito della scuderia che ha voluto Fangio tra i grandi volti di un automobilismo con cui oggi è difficile entrare in sintonia, non copre la seconda. Semmai la accompagna, le offre nuovi percorsi e diverse dimensioni.
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Eleganza: 300D Adenauer e Mercedes SL 300 “Ali di Gabbiano”
L’altra dimensione si racconta attraverso l’opulenza dello stile. La racconta la W186, insieme alla sua evoluzione, la W189. E’ la prima Mercedes di rappresentanza del dopoguerra. Il primo cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Konrad Adenauer, durante la sua carica tra il 1949 e il 1963 ne ha guidate sei. Ha montato all’interno anche scrittoi, sirene, tende ai finestrini, divisori. Per questo una delle ultime versioni delle W189, resterà nella storia come Mercedes Benz 300D Adenauer.
Ma se proprio si devono sintetizzare le due anime in un solo progetto che definisca l’ambizione di Mercedes, dobbiamo tornare ancora più indietro rispetto alla Adenauer.
E’ il 1956. Max Hoffman, importatore delle auto della casa tedesca negli Stati Uniti, scommette sul successo sul derivato da un modello da competizione. Hoffman parte dalla W194 e monta un motore a iniezione diretta decisamente all’avanguardia per gli anni Cinquanta. Promette di acquistare mille esemplari della nuova coupé, per cui introduce una nuova sigla, ormai familiare: Sport Leicht, ossia Sport Leggera. In sintesi SL.
Il primo modello lo opziona Briggs Cunningham, pilota di successo e uomo d’affari in ottimi rapporti con Hoffman.
Quel primo modello cambia la storia. Inizia la poesia di una sportiva che nel trionfo ingegneristico svela l’ottimismo e la voglia di rinascita di una nazione, il senso profondo della velocità come senso di libertà. Inizia il viaggio della 300 SL “Ali di gabbiano”, che continua a volare verso orizzonti ogni volta più grandi.
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