Il pluri iridato campione di MotoGP Marc Marquez difende il proprio talento: le sue innumerevoli vittorie, ci ha tenuto a precisare, non derivano solo dalla Honda.
Una precisazione necessaria per Marc Marquez quella relativa alla sua gloriosa carriera. Il campione di Cervera, che vanta un palmares degno di nota, ha voluto mettere i cosiddetti “puntini sulle i” circa i traguardi raggiunti. Questi ultimi, sarebbero frutto del suo talento e non soltanto della Honda di cui è pilota. Per meglio chiarire avrebbe infatti affermato che di moto come la sua, nel MotoGP, ce ne sono altre.
Niente di autoreferenziale, solo un esempio pratico del famoso detto: “Date a Cesare quel che è di Cesare“.
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Il campione in carica del Motomondiale Marc Marquez è stato ospite insieme a Carlos Sainz Senior dei podcast Carreras Cruzadas lanciata da Red Bull nelle scorse settimane. Il pilota spagnolo, che nei giorni scorsi è stato protagonista di alcune voci in merito ad un suo possibile addio alla Honda, ha ribadito la sua intenzione di voler rimanere legato al team giapponese. Durante la serie audio, condotta dalla giornalista sportiva Vanessa Guerra, Marquez ha lanciato anche una frecciatina in merito alle sue prestazioni negli ultimi anni. Prestazioni che gli hanno consentito di portare a casa 8 titoli mondiali, 6 dei quali nella classe regina tra il 2013 ed il 2019. Secondo il pilota, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, le sue vittorie non sono solamente legate alla Honda, team al quale è legato dal suo arrivo in MotoGP.
“Cambiare team per dimostrare di essere il migliore? Sul punto sono sempre stato chiaro. Ci sono – spiega il pilota spagnolo alla giornalista– altre due Honda o comunque altre due moto identiche alla mia: quella del mio compagno di scuderia e quella di Cal Crutchlow. Voglio sentirmi sereno e felice e se mi sento così le cose vanno bene. Per quale ragione dovrei cambiare? Non ho bisogno di ulteriori motivazioni“.
Marquez prosegue spiegando che in tutta la sua carriera non ha mai posto nessun veto su un compagno di squadra, perché questo avrebbe significato avere timore. Al suo fianco hanno gareggiato piloti come Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo ed adesso in Honda è arrivato suo fratello Alex, reduce dalla conquista del titolo della Moto2 la scorsa stagione.
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