“La Ferrari non ha dato a Vettel ciò che voleva”, l’ex pilota difende Sebastian e sottolinea le difficoltà del suo rapporto con Maranello. Un matrimonio che poteva e doveva finire diversamente
Jean Alesi di Ferrari se ne intende. Il pilota francese è stato uno degli alfieri più amati della Scuderia del Cavallino Rampante, nonostante non sia mai riuscito a conquistare un titolo mondiale in rosso e abbia racimolato la miseria di un’unica vittoria (Canada 1995). Il suo cuore e la sua grinta lo hanno reso immortale negli anni ’90, legandolo indissolubilmente alla storia della Ferrari. E’, chiaro quindi che una sua opinione sulle vicende del team di F1 non passi inosservata. Secondo Alesi Sebastian Vettel non ha ricevuto il sostegno adeguato nella sua lunga esperienza in Italia, un matrimonio che non è andato a buon fine per la responsabilità di tutti.
“Sebastian è un quattro volte campione del mondo e solo per questo merita rispetto. Lui ha dato il massimo, ha provato in tutti i modi a vincere il titolo ma non c’è riuscito. Non darei colpe specifiche nè a lui nè al team, ma di sicuro nel complesso qualcosa non ha funzionato“.
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Jean Alesi ha le idee chiare su cosa non ha funzionato: “Quando hai un campione come Vettel in squadra è ovvio che provi ad appoggiarlo fino in fondo, dandogli tutto quello che hai. Il problema però è se non basta, se non gli dai ciò che chiede. Quando Schumacher è arrivato in Ferrari si è portato dietro alcuni dei suoi uomini fidati della Benetton con cui aveva vinto nei due anni precedenti e questo ha fatto la differenza“.
Poi aggiunge: “Vettel invece ha cercato di far capire alla Ferrari di cosa aveva bisogno, confrontandosi con un ambiente totalmente nuovo. Se avesse potuto contare su qualche uomo di fiducia, per esempio Adrian Newey, non credo che oggi si troverebbe in questa situazione e magari avrebbe vinto di più“.
Poi Alesi getta uno sguardo al 2021 e alla nuova giovane coppia Sainz-Leclerc, di cui sembra entusiasta: “Sono entrambi velocissimi e con grande intraprendenza. Secondo me non avranno nessun problema a gestirli, è molto più complicato quando hai a che fare con un pluricampione con la personalità ingombrante. So per certo che Sainz è un gran lavoratore e al di là dell’età ha già immagazzinato grande esperienza con Renault e McLaren negli ultimi anni. Sono sicuro farà bene”.
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