Annunciato il ritorno della Fiat Punto, presentata per la prima volta al Salone di Francoforte del 1993. Storia e aneddoti di un modello simbolo del marchio torinese
Sta per tornare un pezzo di storia della Fiat, la Punto. E’ uno dei principali successi moderni del marchio torinese perché ne rappresenta l’identità. Non è un caso che le Fiat siano le auto più diffuse in Italia. Per produrla, è stato creato lo stabilimento SATA di Melfi nel 1993, che poi si è evoluto in fabbrica modulare diventando all’inizio degli anni Duemila tra gli impianti automobilistici più produttivi in Italia e non solo.
La Punto viene presentata al Salone di Francoforte del 1993. Ha un compito all’apparenza difficile, quasi una missione impossibile: replicare il successo della Uno, uscita di produzione dopo dieci milioni di esemplari venduti.
La disegna Giorgetto Giugiaro. La vuole più ampia della Uno, è lunga 3,76 metri, larga 1,62, alta 1,46. Non c’è la griglia anteriore, il paraurti copre la marmitta, il portellone verticale estende la capienza del bagagliaio a 275 litri e la rende tra le utilitarie più spaziose della sua generazione.
A tre o cinque porte, la Punto può prevedere motori a benzina 1.1, 1.3 e 1.6, poi la gamma si estende alle versioni diesel e ai propulsori turbocompressi. Arriva la variante Selecta con cambio automatico e Sporting, con i rapporti più corti. La missione di rinverdire i successi della Uno diventa presto possibile. Giugiaro vince il Compasso d’Oro nel 1993, la Punto è Auto dell’Anno nel 1995. Piace tanto e da subito.
Dunque, il Lingotto ne propone una versione cabrio nel 1994, disegnata però da Bertone. Poi dallo stesso telaio la Fiat ricava anche la spider Barchetta.
Leggi anche – Fiat Punto, le indiscrezioni sul nuovo modello: come potrebbe essere
Dopo un primo aggiornamento nel 1997, nel segno della semplificazione, nel 1999 Fiat si regala la seconda serie della Punto per i suoi cent’anni di storia. La prima generazione chiude il suo ciclo di vita con 3,5 di modelli venduti in sei anni, la seconda presenta evoluzioni chiare ma non può disconoscere una storia di successo. Lo stile resta, le linee di aggiornano e si fanno più spigolose. Gli angoli dominano sulle curve nella visione del Centro Stile Fiat, che anche in questo modo guadagna quattro centimetri in lunghezza.
L’estensione della gamma prosegue l’anno successivo. Si contano oltre venti versioni della Punto. E nel 2000 arriva la variante Abarth con motore da 136 cavalli. E’ la base anche per il modello da competizione, che affronta il Campionato Italiano Rally nella categoria Super 1600. E non si accontenta di partecipare. Nel 2003 Paolo Andreucci e Giandomenico Basso vincono il campionato piloti e costruttori: è il primo titolo per la Fiat dal 1980, dal trionfo di Adartico Vudafieri su una 131 Abarth.
Leggi anche – Vecchia Fiat Punto Diesel, ecco cosa succede ad accenderla a oltre -30° (VIDEO)
La comparsa della griglia si trasforma nel segno della meno riuscita delle versioni della Punto, la terza. E’ di fatto un restyling della seconda, con un nuovo design dei fari. Aumentano anche le motorizzazioni, compreso il turbodiesel “Common Rail”. Debutta anche una variante bifuel benzina/metano.
Con la Grande Punto, nel 2005, Fiat si pone a cavallo tra i segmenti B e C. E’ la prima utilitaria più lunga di quattro metri, e presenta un frontale simil-Maserati. La ricerca dello stile si accompagna a un vasto ventaglio di motorizzazioni. Con la Grande Punto, Fiat rigenera anche il marchio Abarth, che dal 2007 è passato a identificare gli esemplari più sportivi della casa. Come nel caso della precedente Punto, anche l’Abarth Grande Punto si fa valere nei rally. Paolo Andreucci, Giandomenico Basso e Luca Rossetti si spartiscono due campionati italiani, un’edizione dell’Intercontinental Rally Challenge, quattro titoli europei.
Il successo sportivo fa da preludio al lancio di una versione che potremmo definire “deluxe”, la Punto Evo, che giornalisti e appassionati conoscono nel 2009 dopo il lancio a bordo della portaerei Cavour. La Punto Evo resta in listino fino al 2012, quando viene presentata, con meno fantasia per il nome, la Punto 2012, poi conosciuta semplicemente come Punto.
Questo ritorno indietro, anche dal punto di vista stilistico, non riduce il successo né la longevità di una versione della Punto rimasta quasi invariata dal 2005 al 2018, quando lo stabilimento di Melfi ne produce l’ultimo esemplare. Sembra la fine di una grande storia. Può essere solo l’inizio di un nuovo giro di giostra.
Leggi anche – Fiat 500 elettrica in versione berlina “La Prima”: prezzo e allestimento
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…
Toto Wolff è famoso come team principal della Mercedes in F1: di recente ha preso…
Vera e propria strage di multe per gli italiani d'ora in avanti. Ecco il nuovo…
Adriano Celentano, il "Molleggiato", è uno degli artisti più iconici della storia italiana, celebre non…