Le vendite auto stanno registrando un notevole calo su scala mondiale come conseguenza della crisi generata dal Covid-19. Allarmanti le previsioni di Alix Partners: difficile pensare a una ripresa prima dei prossimi cinque anni.
Le settimane di lockdown a cui abbiamo dovuto sottoporci per frenare la portata dell’epidemia hanno avuto importanti ripercussioni anche sul piano economico. Il potere d’acquisto di molte famiglie è notevolmente calato e diventa quasi impossibile pensare che qualcuno possa pensare di fare un investimento importante come quello richiesto per l’acquisto di un’auto. Lo scenario che ci attende da qui a fine anno appare però tutt’altro che incoraggiante.
A mettere in evidenza la preoccupazione generale è Dario Duse di Alix Partners in occasione del suo ultimo studio di mercato, il “Global Automotive Outlook” relativo al 2020. La flessione a cui andremo incontro sarà decisamente pesante, ancora di più di quanto accaduto nella precedente grande crisi che abbiamo vissuto in questo nuovo secolo, quella del 2008-2009. “Si prevede un calo pari al 20%, un numero pari al doppio di quanto accaduto poco più di dieci anni fa“.
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A preoccupare non è però solo la situazione attuale, ma soprattutto il tempo che sarà necessario per risollevarsi da un calo delle vendite più che allarmante. In base a quanto previsto dalla società americana, non si riuscirà a superare quota 70,5 milioni di venduto tra auto e veicoli commerciali leggeri. Un numero già di per sè poco incoraggiante (“l’industria si era tarata tra i 90 e i 93 milioni di veicoli nel 2018 e nel 2019”, come ha sottolineato Alix Partners), ma che potrebbe prevedere un ulteriore peggioramento nel caso in cui dovesse verificarsi un’ulteriore ondada di contagi nei prossimi mesi, aspetto che per ora i medici non possono escludere. Se questo dovesse accadere, difficilmente si potrebbe andare oltre quota 66 milioni di mezzi venduti.
Un problema di questo tipo merita quindi cautela massima e la consapevolezza di come sia difficile risollevarsi da uno stato di questo tipo. “Si pensa a una ripresa a due velocità – la precisazione di Alix Partner – Il recupero non potrà avvenire in un arco di tempo inferiore ai cinque anni“.
L’aspetto che fa maggiormente preoccupare è la consapevolezza di come il quadro abbia una portata a livello mondiale. Si prevede infatti una perdita di 44 milioni di veicoli nel prossimo triennio. In questo arco di tempo si registrerà una perdita pari a 1.300 miliardi di fatturato e 220 miliardi di profitti.
In Cina, la prima zona ad essere stata interessata dal Covid-19, il miglioramento potrebbe comunque avvenire prima. In Italia, invece, a fine anno si potrebbe arrivare a quota 1,2 milioni di immatricolazioni, contro i quasi 2 del 2019. L’introduzione di incentivi e sostegni da parte del governo diventa però quanto mai necessaria per convincere chi aveva in mente un acquisto e lo ha per ora accantonato.
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