MotoGp, Stoner pronto al ritorno: “Ho ancora tanto da dare a questo sport”. Il pilota australiano ha combattuto negli ultimi anni con una rara malattia ma ora sembra pronto a rimettersi in gioco
Casey Stoner, uno dei talenti più fulgidi che siano passati in MotoGp negli ultimi 20 anni, spera di essere più coinvolto in questo sport in futuro e di “restituire” alcune delle conoscenze e delle competenze acquisite durante la sua grande carriera.
“Penso ancora di avere molto da offrire a questo sport“, ha dichiarato Stoner, durante un’intervista per il sito web del Gran Premio d’Australia, condotto dal connazionale ed ex rivale in MotoGP Chris Vermeulen.
Dopo essersi ritirato con due titoli nella classe regina e 38 vittorie in gara alla fine del 2012, Stoner è poi tornato in entrambe le sue precedenti scuderie come pilota collaudatore. Inizialmente in Honda e poi in Ducati.
Dal 2018, però, ha smesso di sviluppare la “rossa” di Borgo Panigale, dedicandosi alla famiglia e al ranch in Australia.
Vermeulen gli ha chiesto se fosse interessato a diventare un team manager della MotoGp in futuro, spingendolo a spiegare perché aveva lasciato i precedenti ruoli di collaudatore:
“Alla Honda avevo cominciato questo ruolo di consulenza per lo sviluppo della moto, ma quando è arrivato Marquez non mi ha più voluto (ride, ndr). In Ducati ho provato a fare del mio meglio ma non siamo riusciti a trovare un accordo sul lavoro da svolgere. Sentito che non potevo dare alla squadra quello che volevo“.
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Nell’ultimo periodo Stoner si è potuto concentrare di più sulla propria famiglia e soprattutto nel curare al meglio la strana malattia che lo ha colpito negli ultimi anni. Una forma di stanchezza cronica che gli ha impedito persino di farsi un giro in moto per diversi mesi. Ora però sta meglio e nelle sue intenzioni ci sarebbe quella di tornare a lavorare nella classe regina.
“Penso ancora di avere molto da offrire a questo sport. Sono sicuro di avere una visione per certi versi fuori dagli schemi che potrebbe tornare utile in molti ruoli. So cosa bisogna fare per vincere le gare e che ho qualcosa da restituire in futuro.
“Allo stesso tempo, potrei dover aspettare ancora un po’ prima di rimettermi in gioco, visto che la mia stanchezza cronica non è del tutto superata. Sono sulla via del recupero e presto sarò pronto”.
Poi una battuta sulla promozione del connazionale Jack Miller a pilota ufficiale Ducati: “E’ davvero una buona cosa avere un pilota australiano in sella ad una delle moto più competitive. Lui è davvero molto veloce e penso che abbia tutto per fare davvero bene“.
Magari in futuro, con un ruolo di consulente e motivatore, lo stesso Stoner potrebbe incidere sui successi del giovane amico.
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