Nella nuova stagione i Gran Premi di Formula Uno si disputeranno a porte chiuse, ma Giancarlo Fisichella è convinto che questo non condizionerà le prestazioni dei piloti.
E’ ormai iniziato il conto alla rovescia in vista della partenza della nuova stagione di Formula Uno, al via dal 5 luglio in Austria. L’annata che ci attende sarà certamente particolare, non solo perché i piloti, al pari di tutti noi, non hanno potuto scendere in pista a lungo a causa del lockdown, ma anche perchè non potranno esserci gare in alcune location storiche a causa dell’epidemia. Ma non è finita qui. I Gran Premi dovranno infatti disputarsi a porte chiuse proprio per evitare che possano verificarsi assembramenti e che possa così esserci una nuova impennata nei contagi.
Molti degli addetti ai lavori sono convinti che non poter contare sul sostegno dei tifosi possa influire sulle prestazioni, soprattutto nelle piste in cui la loro presenza si fa più sentire, come è il caso solitamente di Monza, spesso meta di molti ferraristi, pronti a stringersi in un unico abbraccio alla “Rossa”. C’è chi però è convinto che questa circostanza non possa essere considerata penalizzante: è il caso di uno che ha accumulato una lunga esperienza nel Circus come Giancarlo Fisichella.
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I piloti di Formula Uno inziano a scalpitare all’idea di poter tornare in pista e vedere in prima persona le potenzialità delle loro monoposto. Correre senza la presenza del pubblico potrebbe essere però un’esperienza particolare, ma che non dovrà condizionare le prestazioni.
Giancarlo Fisichella su questo aspetto sembra avere però le idee chiare ed è convinto che i protagonisti del Circus possano comunque dare il massimo. “Per un polota disputare una gara a porte chiuse cambia poco – ha detto l’ex di Benetton e Renault ai microfoni di Radio1 -. Quando ci si mette al volante si è infatti concentrati sulla guida e su come sfruttare al meglio la macchina. Qualche cambiamento potrebbe avvertirsi solo quando ci si ritroverà fuori dall’abitacolo”.
Fisichella non è convinto nemmeno che poter disputare due Gran Premi consecutivi sulla stessa pista possa influire sullo spettacolo: “Quello che conta è ricominciare e verificare in prima persona quali possono essere le evoluzioni del calendario. Mercedes e Ferrari sembrano essere le squadre con la macchina migliore, se lo confermeranno in pista potrebbero vincere e magari spartirsi il risultato tra i piloti” – ha concluso.
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