FCA ha annunciato un ulteriore rinvio della produzione nell’impianto polacco di Tichy. Rimandata anche la riapertura a Pomigliano
L’impianto della Fiat a Tichy, in Polonia, non riaprirà almeno fino al 14 giugno. Lo stabilimento, uno dei più innovativi della nazione, produceva 1040 veicoli al giorno prima dello stop per il coronavirus. Oltre duemila dipendenti lavorano in questo stabilimento, in cui per tredici anni si sono prodotte soprattutto le 500.
L’interruzione, inizialmente prevista fino al 27 marzo, è stata più volte prorogata: prima fino al 27 marzo, poi al 26 aprile, poi ancora al 24 maggio, e ora almeno fino al 14 giugno. Ai dipendenti saranno concessi congedi, ferie o settimane di cassa integrazione.
Le difficoltà economiche per Fiat Chrysler, che ha registrato perdite del 90% tra marzo e aprile rispetto ai mesi corrispondenti del 2019, rendono impossibile per l’azienda aprire e far ripartire tutti gli stabilimenti. La crisi dovuta al coronavirus ha messo in ginocchio le aziende automobilistiche, e la Fiat non fa eccezione. Anche l’impianto di Pomigliano, dove si producono le Panda, le auto più vendute in Italia, non riaprirà come previsto l’8 giugno. Resterà invece chiuso fino a data da destinarsi.
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FCA, l’importanza dell’impianto di Tichy
Tichy è un impianto storico per Fiat Chrysler. Dalle linee di produzione di questo impianto, ammodernate per 2,5 miliardi di dollari, sono uscite oltre 500 mila esemplari della Lancia Ypsilon. Con una 500 rossa, poi, ha festeggiato i 12 milioni di auto prodotte in questo luogo storico per l’azienda in Polonia.
La storia è iniziata all’inizio degli anni Settanta, alla Fabryka Samochodow Małolitrażowych (FSM) di Bielsko-Biała. Qui sono stati prodotti quasi 350 mila esemplari della UST Syrena. Nel 1973, poi, il governo acquisisce dalla Fiat la licenza per la Toddler, quella che in Italia abbiamo conosciuto come 126 Personal. La Fiat 126 sarà la prima utilitaria costruita nello stabilimento di Tichy, costruito nel 1975. Ne sono stati prodotti oltre 3 milioni in Polonia, che hanno trasformato la 126 nel modello Fiat più venduto di tutta la nazione.
Poi sono arrivate la Fiat Cinquecento e la Seicento, che hanno accompagnato la modernizzazione del Paese e delle linee produttive dell’azienda. Nel 1992, la nascita di Fiat Auto Poland ha segnato un ulteriore momento di sviluppo. La nuova divisione ha accorpato un complesso di aziende locali e determinato il successo di modelli come le Fiat Bravo e Punto, della 500 Abarth o della Lancia Ypsilon.
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