Indubbiamente sono molti i segreti di Lewis Hamilton e uno di questi riguarda lo straordinario rigore con cui gestisce le gomme. Lo ha rivelato il suo ex compagno di scuderia Heikki Kovalainen che ha raccontato cos’è che il pilota britannico esamina in modo maniacale dopo ogni qualsiasi uscita in pista.
Il segreto del successo e delle vittorie di Lewis Hamilton non sarebbe solo nella macchina straordinaria che guida e nel suo innato talento di pilota ma soprattutto nella cura maniacale con cui controlla ogni singolo pneumatico. Lo ha rivelato l’ex pilota di Formula Uno Heikki Kovalainen in una intervista al podcast “Beyond the Grid” nel corso della quale ha spiegato alcuni dei retroscena che riguardano il circus e i suoi più grandi interpreti.
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“Le prime volte che l’ho visto analizzare con un tocco della mano nuda ogni singola gomma della sua auto quando scendeva dopo test e prove ho pensato che fosse un po’ folle – ha spiegato Kovalainen – ma mi sono dovuto ricredere perché è proprio in questo atteggiamento estremamente attento, quasi maniacale, cui Hamilton deve molto del suo successo. Se guardiamo con attenzione a tutto il park della Formula Uno, nessuna vettura gestisce meglio della McLaren la propria dotazione di pneumatici e nessun altro pilota ha una intelligenza tattica nella gestione delle gomme come quella di Lewis, in questo è sicuramente il migliore”.
Secondo Koavalainen la cura maniacale di Hamilton è una delle risposte, non l’unica: “Credo che possa davvero diventare il più grande pilota di Formula Uno di sempre – dice l’ex pilota, oggi collaudatore – perché è meticoloso in qualsiasi cosa, dall’alimentazione, allo studio delle traiettorie, all’analisi dei circuiti e delle condizioni meteorologiche. Hamilton, come Schumacher, non lascia mai niente al caso ed è sempre preparato su qualsiasi aspetto che riguardi la vettura, sia che parli con un meccanico o con un ingegnere. Oggi nessun altro pilota meglio di lui sa sfruttare la meglio gli pneumatici, ma è una cosa che ha sempre gestito con estrema attenzione fin dall’inizio della sua carriera”.
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Kovalainen ed Hamilton hanno corso insieme alla McLaren Mercedes per due anni, nel 2008 e 2009: “Fin dall’inizio confrontavo le sue linee e vedevo che erano molto più secche e squadrate delle mie e pensavo che danneggiasse i pneumatici più di me. In realtà non era vero: poi lo vedevo scendere dalla macchina e andare a perlustrare centimetro per centimetro le condizioni della gomma. Con il tempo ho capito che era in grado di essere meno stressante di me per i pneumatici e che anche nei momenti di maggiore trazione era in grado di farli soffrire di meno”.
Kovalainen spiega che con certi istinti si nasce: “Io fin dall’inizio ero conosciuto per uno stile di guida abbastanza pulito, quasi chirurgico. Le mie curve sono lunghe, punto molto sulla velocità e la spinta aiutata da gravità e forza centrifuga. Quasi tutti i piloti della mia generazione sono così, soprattutto al nord, gente come Kimi Raikkonen, Mika Hakkinen ma anche Fernando Alonso. Hamilton no: affronta la curva in modo aggressivo, frena, gira la macchina e squadra la curva. Magari soffrono i freni ma lui è in grado di farlo senza stressare le gomme che disperdono meno energia. Con certe sensazioni ci nasci e lui con gli anni è stato molto bravo ad affinarle”.
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Dunque, in curva Hamilton è quasi imbattibile: “Credo che su di lui abbiano ritagliato un’auto perfetta, affidabile, sicura e non solo estremamente potente. Sono convinto che ci siano piloti e auto che in un lungo rettilineo possono anche dare del tempo ad Hamilton: ma non si corre con i dragster, in Formula Uno ci sono le curve. E sotto questo aspetto per come le sa gestire e per come sa sfruttare i pneumatici, Hamilton al momento è imbattibile”, conclude Kovalainen che lo scorso anno, oltre alla sua attività di collaudatore, ha continuato anche nell’agonismo concludendo la stagione SuperGT con il team Lexus Sard e correndo anche se solo per una gara in Intercontinental GT Challenge.
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