Giancarlo Minardi ha spiegato al Resto del Carlino perché avrebbe messo sotto contratto Antonio Giovinazzi e non Carlos Sainz alla Ferrari per il Mondiale 2021
Giancarlo Minardi, fondatore della scuderia che ha rappresentato una fondamentale scuola per futuri campioni come Fernando Alonso, non avrebbe ingaggiato Carlos Sainz alla Ferrari per il Mondiale 2021.
In un’intervista al Resto del Carlino, l’ex team principal che fece debuttare in Formula 1 Michele Alboreto, poi amatissimo da Enzo Ferrari e dai tifosi del Cavallino, ha spiegato chi avrebbe voluto vedere al volante della “Rossa”. “Avrei dato un’occasione ad Antonio Giovinazzi, anche per proteggere il senso di italianità in questo momento storico” ha detto.
Tuttavia, spiega, al di là del minore impatto simbolico, Minardi ammette che Sainz rappresenta una scelta che va nella giusta direzione per il futuro del team. E rivela anche che una decina di anni fa avrebbe consigliato al Cavallino di inserire lo spagnolo, figlio di una leggenda dei rally, nella Ferrari Drivers’ Academy.
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Minardi su Sainz e Vettel: “Non vorrei essere in Binotto”
“Ero per Giovinazzi per una questione patriottica” spiega ancora Minardi, “ma capisco perché hanno fatto scelte diverse. La Ferrari ha Leclerc che ha già dimostrato di essere competitivo in qualifica e in gara l’anno scorso. E con Sainz, spiega, “hanno aggiunto al team un pilota solido, che porta sempre la monoposto al traguardo senza errori“.
Minardi, contrario alle gare sprint con griglia invertita al posto delle qualifiche nelle seconde gare che si disputeranno sullo stesso circuito in questa stagione, sottolinea che la Ferrari potrebbe avere qualche problema a gestire Sebastian Vettel.
“Se il tedesco pensa di continuare a correre anche nel 2021, allora sarà complicato perché Vettel vorrà dimostrare di essere ancora un pilota top. Se invece ha in mente di ritirarsi, allora sarà tutto più semplice per il team. Non vorrei essere nei panni di Mattia Binotto” conclude Minardi.
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