Chase Carey, patron di Liberty Media, ha in mente un piano per la Formula Uno nel caso ci dovessero essere addetti ai lavori positivi. Gli eventi si correranno ugualmente: non ci sarà alcuna cancellazione.
La Formula Uno è pronta a ripartire, ma vuole farlo con il massimo della cautela e non può non tenere presente anche l’eventualità che possano emergere casi di positività. L’intento è quello di proseguire comunque e isolare chi dovesse essere contagiato. A un mese esatto dalle prime prove libere, previste in Austria, che sarà la sede anche della seconda gara prevista una settimana dopo, si vuole fare il possibile per garantire la regolarità del torneo e fare in modo che non possa ripetersi una situazione simile a quella dell’Australia.
A Mebourne, dove le scuderie si erano ritrovate per il primo appuntamento stagionale come da tradizione, tutto era poi rientrato dopo avere riscontrato che un membro della McLaren aveva contratto il Coronavirus. Il team non si era detto pronto a gareggiare in questa situazione. Da lì, dopo avere analizzato nel dettaglio la situazione, tutto era stato poi bloccato. Un caso simile non dovrà però verificarsi più.
Il primo aspetto a cui Liberty Media vuole fare attenzione è quello di fare il possibile per preservare la salute di tutti. Proprio per questo i controlli saranno capillari e costanti. “Sono previsti test medici per tutti sia prima di mettersi in viaggio per la località che ospiterà un Gran Premio sia ogni due giorni una volta arrivati sul posto” – sono le parole di Chase Carey, numero uno della società che gestisce il Circus.
La possibilità di trovare nuovi positivi non può essere esclusa a priori, ma la cautela con cui trattare l’episodio non mancherà. “Il nostro intento è quello di poter sfruttare sistemi di tracciamento che potranno servire per circoscrivere il contagio, ma anche individuare in modo tempestivo le persone con cui il positivo è stato in contatto – continua Carey – Questo potrà evitare che il focolaio si allarghi ulteriormente. C’è un aspetto fondamentale che vogliono chiarire: non è prevista la cancellazione dell’evento in caso di positività. Ogni scuderia può infatti contare su piloti di riserva, che potranno essere disponibili nel caso cui ce ne fosse la necessità“.
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