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Ecobonus per auto a motore termico: il Governo pensa a due categorie

Il sottosegretario allo sviluppo economico, Alessia Morani, avrebbe aperto alla possibilità di estendere gli ecobonus anche alle auto a motore termico, benzina e diesel di ultima generazione.

(Getty Images)

Alessia Morani, sottosegretario allo sviluppo economico, si sarebbe espressa in merito agli attuali ecobonus messi a disposizione dal Governo per l’acquisto di vetture ibride plug-in ed elettriche. Nello specifico avrebbe avanzato la proposta di estendere gli incentivi anche alle “auto a motore termico più all’avanguardia”. In sintesi a quelle benzina o diesel di ultima generazione.

Una riflessione che nasce all’esito dell’analisi di un dato critico, ossia che nei piazzali delle concessionarie potrebbero rimanere parcheggiati 350mila veicoli prodotti prima della crisi.

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Ecobonus alle auto a motore termico: la proposta

(Getty Images)

Il Governo italiano sembra sempre più protendere verso l’ipotesi di introdurre nuovi incentivi per l’acquisto di auto a benzina e diesel di ultima generazione. Il cambio di direzione dell’Esecutivo emerge dalle dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico Alessia Morani. Quest’ultima, come riporta  La Gazzetta dello Sport, ha affermato che è necessario adottare un nuovo incentivo, soprattutto tra il 2020 e il 2021, che riesca a far smaltire lo stock di auto prodotto prima della crisi in possesso di standard elevati in termini di emissioni. Riflessione, come spiega la Morani, inevitabile considerato che all’interno dei piazzali potrebbero rimanere invenduti ben 350mila veicoli.

Il sottosegretario ha proseguito indicando quella che sarebbe, dunque, la strategia più opportuna per scongiurare l’irreparabile danno: estendere l’ecobonus anche alle auto con “motore termico più all’avanguardia“. Così facendo, afferma la deputata, si potranno abbattere sensibilmente le emissioni per raggiungere i target fissati per il 2030 senza rischiare di perdere posti di lavoro.

Se il Governo italiano dovesse mettere in atto tale proposta, il nostro Paese, si aggiungerebbe a nazioni come Francia e Germania che hanno varato diversi piani per la ripresa del settore, per i quali sono stati investiti diversi miliardi. Lo scopo non è ovviamente solo quello di ridare slancio all’automotive, ma quello di cercare di incentivare la mobilità sostenibile attraverso le auto di ultima generazione capaci di limitare significativamente le emissioni. Durante il lockdown, l’inquinamento ha subito una sensibile riduzione, ma alcuni esperti sostengono che, con la fine delle misure, si possa presto tornare ai livelli precedenti.

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Marco Spartà

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