Bollo Auto, chi non lo paga: le esenzioni previste in ogni Regione

Non tutti sono soggetti al pagamento del bollo auto, infatti, ogni regione d’Italia ha una propria disciplina della materia: le esenzioni previste.

Lancia Ypsilon Bollo Auto
(Foto: Wheelsage)

Ogni anno si ripresenta la questione secondo cui il bollo auto andrebbe eliminato e puntualmente viene smentita. Infatti, non è lo Stato a decidere le sorti di questa tassa automobilistica, bensì le regioni, le quali possono decidere in merito autonomamente. Proprio a tal riguardo, ci sono alcune categorie e soggetti particolari che sono esenti dal pagamento del contributo.

Innanzitutto, le auto esenti del tutto o quasi si dividono principalmente in due categorie: ecologiche e storiche. Delle prime, l’esenzione totale vale per i primi anni, a seconda della regione, dopodiché i proprietari dovranno pagare un importo pari ai 3/4 della somma totale calcolata. Per i veicoli storici, invece, il pagamento è scontato della metà, ma per poterne beneficiare bisogna avere un’età tra i 20 e i 29 anni, il certificato di rilevanza storica e il riconoscimento di storicità sul foglio di circolazione.

Inoltre, ci sono altri tipi di veicoli che, in alcune regioni, non sono soggetti al bollo, come quelli impiegati nel sistema sanitario e dai vigili del fuoco. Poi ci sono altri casi in cui non è previsto il pagamento, come per i disabili, rientranti nella Legge 104, per la rivendita e per l’esportazione extra-comunitaria.

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Bollo Auto: le esenzioni previste in ogni Regione

Renault Clio Bollo Auto
(Foto: Wheelsage)

Di seguito, sono riportate le esenzioni previste dalle regioni principalmente per le auto ibride, salvo il caso diverso del Piemonte. Infatti, questa prevede l’esenzione totale per le vetture dotate sin dall’acquisto di impianto GPL, mentre il pagamento della tassa non è previsto per cinque anni per coloro che hanno provveduto all’installazione in seguito.

In Campania, l’esenzione del bollo auto è prevista per tutte le auto ibride, sia benzina-idrogeno, sia benzina-elettriche. L’Emilia Romagna ha scelto in maniera simile, ma restringendo il campo alle vetture immatricolate dal 2016 in poi.

Nelle Marche invece è prevista l’esenzione per coloro che possiedono un’ibrida soltanto per i primi sei anni. Anche il Lazio ha optato per una soluzione simile alla precedente, ma con la differenza che l’esenzione dura tre anni dalla data di immatricolazione – e non sei -, mentre la Liguria per i primi quattro anni e solo per auto immatricolate dal 2016.

In Lombardia è previsto il pagamento dimezzato per il bollo delle ibride a ricarica esterna ed immatricolate tra gennaio 2015 e dicembre 2017, per i primi tre anni. In Puglia, l’esenzione dura cinque anni per le auto ibride immatricolate dal 2014. In Umbria vale due anni per le vetture immatricolate fra il 2016 e il 2017.

In Trentino, la situazione varia tra le province autonome di Bolzano e Trento: nella prima l’esenzione dura tre anni dall’immatricolazione di auto ibride, a GPL e a metano; nella seconda l’esenzione è invece di cinque anni. Infine, in Veneto sono esentate dal pagamento le vetture ibride comprate a partire dal 2014 per due anni.

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