La Nissan ha da poco annunciato che chiuderà lo stabilimento di Barcellona il prossimo dicembre: gli operai si ribellano. Il video.
La crisi nel settore automotive ha stravolto le strategie delle varie aziende che operano sul mercato, che hanno dovuto provvedere a cambiare rotta, tra licenziamenti e piani di risparmio straordinari. Una crisi che ha colpito severamente anche Nissan che ha deciso la chiusura dello stabilimento di Barcellona il prossimo dicembre.
Un’autentica batosta per gli operai che, da poco, hanno riavviato la produzione dopo la pausa forzata per il lockdown. Il piano di Nissan, infatti, sembrerebbe piuttosto critico con il licenziamento di un quinto della forza lavoro attualmente operativa in Catalogna.
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Nissan, le proteste a Barcellona
Il piano Nissan potrebbe portare alla perdita di 3.000 posti di lavoro. Una decisione, ovviamente, accolta con sfavore dagli operai che hanno indetto uno sciopero immediato con astensione dal lavoro. Protesta alla quale è seguita una una manifestazione tutt’altro che pacifico, durante la quale, peraltro, non sono state rispettate le norme di distanziamento sociale previste per contenere i contagi da Covid-19
I lavoratori hanno raccolto e disposto davanti ai cancelli dello stabilimento di Barcellona un’elevata quantità di pneumatici, dandoli alle fiamme. Una vasta nube di fumo nero si è levata nei dintorni della fabbrica. Nera come le prospettive occupazionali di migliaia di operai travolti, loro malgrado, dalla crisi.
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