Il pilota Mercedes, Lewis Hamilton, ha detto la sua sul caso George Floyd tramite Stories Instagram, lanciando pesanti accuse ai vertici della Formula 1.
L’uccisione del 46enne afroamericano, George Floyd, da parte di un agente di Polizia ha scatenato in tutti gli Stati Uniti innumerevoli proteste, social e non, nonché rivolte violente per le strade delle città americane. Anche in Europa, seppur non in misura paragonabile a quanto avviene in USA, non sono mancate le dichiarazioni a condanna dell’accaduto. Tra queste, figurano anche le dichiarazioni del campione britannico Lewis Hamilton, che accusa i vertici della Formula 1.
In particolare, il pilota della Mercedes, tramite Instagram, ha voluto invitare Fia e Liberty Media a schierarsi contro il razzismo.
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Lewis Hamilton sul caso Floyd: l’accusa ai vertici Formula 1
“Vedo voi che restate in silenzio – afferma – alcune delle più grandi celebrità che rimanete in silenzio di fronte ad un’ingiustizia“. Parole forti, che si rivolgono direttamente all’ambiente della Formula 1. “Neanche un segno da qualcuno del mio ambito che è certamente uno sport dominato da bianchi“, sostenendo di essere da solo nel Circus. “Sono l’unica persona di colore – spiega – e sono da solo“. “Credevo che qualcuno, vedendo ciò che è accaduto, avrebbe detto qualcosa a riguardo, ma non potete schierarvi con noi“. Conclude infine: “Sappiate soltanto che io so chi siete e che vi vedo“.
Accuse pesanti, che però rientrano appieno nel personaggio diventata icona mondiale. E proprio come tale, ha deciso di esporsi a sostegno della sua minoranza, così come altre celebrità del panorama sportivo e non solo. Tra questi LeBron James, che ormai da tempo si impegna attivamente nel dire la sua opinione riguardo episodi ingiusti, e la lista potrebbe ancora continuare. Vedremo intanto se Chase Carey, numero uno di Liberty Media, si esporrà o preferirà rimanere ancora in silenzio.
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