Dal 3 giugno partirà per l’Italia una nuova fase di questo periodo di emergenza Covid-19 con alcune novità che prima non sembravano possibili riguardanti gli spostamenti tra regioni: la decisione del governo.
Il 3 giugno è una data importante per l’Italia, in quanto riprenderanno gli spostamenti tra le regioni. Il governo era in attesa dei dati relativi al monitoraggio del Covid-19, dopo la riapertura massiccia delle attività commerciali, iniziata dal 18 maggio. Le notizie di cronaca del primo weekend di libertà non lasciavano ben sperare né gli scienziati, né i politici, ma sembrerebbe che non ci siano state conseguenze significative circa i contagi.
Pertanto, nel pomeriggio del 29 maggio, il governo ha preso la sua decisione, in controtendenza a quanto emerso nei giorni passati, con le dichiarazioni di alcuni governatori regionali che affermavano di voler impedire il transito ai cittadini residenti nei territori con una situazione a rischio, come la Lombardia.
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La decisione del governo è maturata in seguito ai colloqui del ministro Boccia con i governatori, durante il quale non sono emerse informazioni preoccupanti, con il report che ha dato tranquillità. Quindi, via libera agli spostamenti tra regioni senza alcun limite.
I motivi di questa scelta, tuttavia, non risiedono solamente nei dati sulla diffusione del Covid-19, bensì, soprattutto, nelle proteste dei governatori riguardanti i possibili divieti di transito, in entrata e in uscita, in regioni come la Lombardia.
Una delibera contraria avrebbe innescato tensioni difficilmente sostenibili e avrebbe peggiorato ulteriormente l’economia del Paese. La situazione andrà comunque tenuta sotto controllo e i presidenti regionali dovranno intervenire repentinamente in caso di sviluppi negativi.
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Dal 3 giugno, sarà quindi possibile spostarsi di regione in regione senza alcun limite. Pertanto, niente autocertificazione da presentare ad eventuali posti di blocco sulle strade del territorio nazionale.
Inoltre, si parlava anche della possibilità di recarsi soltanto in regioni con gli stessi indici di contagio della propria. Anche questa eventualità appare sfumata, concedendo la libertà agli Italiani di poter andare in vacanza ovunque essi vogliano.
Infine, le ipotesi di accesso fornendo i risultati del test sierologico, paventate in precedenza, sembrano svanite nel nulla. Non ci sarà da esibire alcun referto medico per poter varcare i confini di un’altra regione. Così come l’obbligo di quarantena, venuto meno salvo casi di contagio eventuale o certo.
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