Formula 1, calendario ancora in bilico. Il premier britannico Boris Johnson ha confermato la quarantena per i visitatori, complicando l’organizzazione
A ormai poco più di un mese dal quasi certo esordio della Formula 1 al Red Bull Ring di Spielberg, il calendario rimane ancora parecchio in bilico. Come già spiegato nelle scorse settimane, l’idea era quella di proseguire al doppio appuntamento austriaco con due GP a porte chiuse da disputare a Silverstone. Il premier britannico Boris Johnson, però, confermando la quarantena obbligatoria per i visitatori stranieri, ha complicato ulteriormente la situazione.
A questo punto, sembra ormai certo che non si scenderà in pista in Gran Bretagna a metà luglio. L’idea è quella di sostituire il GP di Silverstone con quello d’Ungheria, per un doppio appuntamento a porte chiuse. Ma Stuart Pringle, il direttore del circuito inglese, non vuole darsi per vinto e sta cercando soluzioni alternative per far sì che nel calendario ci sia anche l’appuntamento nel Regno Unito.
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Formula 1, Pringle a Sky Sport F1: “Si potrebbe fare ad Agosto”
Intervistato da Sky Sport F1, il direttore del circuito di Silverstone Stuart Pringle non ha chiuso alla possibilità di scendere in pista in Gran Bretagna anche dopo metà luglio. “Siamo flessibili, si potrebbe fare anche ad Agosto” spiega Pringle: “Ci serve l’ok del governo, poi bisognerà organizzare tutto. È una situazione completamente inedita per tutti“. Il direttore del circuito inglese ha poi sottolineato come la soluzione migliore sarebbe l’esenzione dalla quarantena per tutti i membri componenti della Formula 1: “Fondamentale per un’organizzazione valida“.
Tornando alla possibilità di gareggiare a Silverstone ad Agosto, Stuart Pringle si è detto molto ottimista. “Andando più in là col calendario, sarebbe più semplice organizzare il tutto” spiega il numero uno del circuito: “Ma ci serve avere certezze un po’ prima, sia per noi che per i team che dovranno spostarsi“. In attesa di conferme o smentite da parte dei vari governi, per il momento sul calendario del Mondiale c’è ancora un grosso punto di domanda.
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