F1, Vettel con Hamilton in Mercedes: perchè non è possibile. La mossa che tutti aspettano non sembra fattibile per una serie di motivi e Toto Wolff lo sa bene
Il mercato piloti della Formula 1 sta entrando nel vivo. L’addio di Vettel alla Ferrari, l’arrivo di Sainz al suo posto e l’approdo di Ricciardo in McLaren, ha creato un effetto domino tutt’altro che concluso. Il 2021 potrebbe essere l’anno del definitivo rimescolamento delle carte, considerando anche le scadenze dei contratti in essere. Bottas e Hamilton stanno negoziando il rinnovo con la Mercedes e gli unici sicuri del proprio futuro sono Verstappen e Leclerc, legati da accordi lunghi appena firmati.
L’attenzione del Circus nelle ultime settimane si è concentrata però sulla destinazione di Sebastian Vettel. Dal possibile anno sabbatico alla super coppia con Hamilton in Mercedes, passando per un sedile in Renault al fianco di Ocon. Le soluzioni sono molteplici ma la volontà sembra sempre la stessa: essere competitivo ai massimi livelli. Gli sponsor, così come il mainstream mediatico spingerebbe il tedesco sulle “Frecce d’Argento“, andando a costituire un dream team degno del passato glorioso degli anni ’80 e ’90. Toto Wolff non ha mai fatto mistero della sua considerazione nei confronti del quattro volte campione del mondo, ma sa benissimo che l’opzione è difficilmente realizzabile, se non impossibile.
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Le esperienze del passato ci hanno dimostrato come sia estremamente complicato gestire due prime donne all’interno dello stesso garage. Volendo tornare alla “Golden Era” della Formula 1 sarebbe facile citare il caso più famoso: Prost e Senna. Uno scontro fratricida che ha parallelamente esaltato i fan e distrutto la squadra. Lo stesso “Professore” francese ha vissuto un altro accoppiamento scomodo proprio in Ferrari, con il leone rampante Nigel Mansell. Il 1990 rimarrà come l’anno del titolo mancato per la mancanza di affiatamento proprio tra i due, nonostante la competitività dell’auto.
Per rimanere più vicini ai giorni nostri basterebbe citare proprio Lewis Hamilton e Fernando Alonso. I due si ritrovarono in McLaren nel 2007, gettando alle ortiche un campionato dominato e regalato nel convulso finale a Kimi Raikkonen. Ad aggravare la situazione c’è anche il fattore età. Se tra lo spagnolo e l’allora giovane inglese, era possibile creare una gerarchia basata sull’esperienza, con Vettel il discorso sarebbe diverso.
L’ex Red Bull è un classe ’87, solo due anni in meno di Re Lewis e la stessa voglia di competere. Tenerli a bada sarebbe complicatissimo, anche per un leader come Wolff.
In ultimo, ma non per importanza, l’aspetto motivazionale dei due campioni. Hamilton accetterebbe di ritrovarsi in casa un cliente così scomodo?
Vettel prenderebbe il rischio di confrontarsi ad armi pari con il più forte, con l’incubo di essere sonoramente battuto (un po’ come successo a Lorenzo con Marquez)?
Un matrimonio che non sa’ da fare.
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