L’Equipe ha dedicato un lungo articolo a Charles Leclerc. Il ritratto del pilota Ferrari nelle parole del principe Alberto e dei suoi amici di sempre
Un simbolo nazionale, il classico bravo ragazzo, il promesso campione dedito e determinato ma capace di mettersi addosso un costume da banana. In un lungo reportage dal Principato di Monaco, L’Equipe disegna un dettagliato e inusuale ritratto di Charles Leclerc attraverso i racconti del principe Alberto II, delle autorità locali e del suo storico gruppo di amici, con cui comunica tutti i giorni in un gruppo WhatsApp.
Leclerc simbolo nazionale
“Charles, con il suo talento e la sua personalità” ha detto il principe, “veicola una bella immagine del Principato. Ha fatto issare la nostra bandiera e risuonare il nostro inno, siamo tutti molto fieri di lui”. L’ha incontrato la prima volta quando aveva 13 anni, ha aggiunto, e il giovane Charles appariva già allora più maturo della sua età. “La morte del padre l’ha reso più forte. Fuori è un ragazzo molto aperto, rilassato e gentile, ma la sua determinazione domina”.
Anche Stéphane Valéri, presidente del Consiglio nazionale monegasco che gli ha consegnato la medaglia d’onore. “Charles è uno di noi, è uno della famiglia” ha detto. “Certo, qui abbiamo tradizioni sportive di successo come il Monaco e la squadra di basket. Ma con lui è diverso, il nostro cuore batte più forte”.
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Gli amici e la chat LC8
Il suo lato più rilassato e divertente emerge nella chat di gruppo, l’autonominata LC8 (Le Chat 8, quanti i suoi membri). Ne fa parte, racconta L’Equipe, anche Hugo Miccalef, pugile dilettante in lizza per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo nei pesi super-welter, che si è detto stupito della sua condizione atletica, della resistenza, del suo regime di allenamento.
Iconic, @Charles_Leclerc. 𝑰𝒄𝒐𝒏𝒊𝒄.
🎥 x CharlesLeclerc on Twitch pic.twitter.com/1MOQyWLfys
— Formula 1 (@F1) April 25, 2020
Miccalef e gli altri componenti del gruppo animano la chat praticamente ogni giorno, anche se Leclerc è inevitabilmente meno presente degli altri. Però prima di ogni gara condivide le sue sensazioni, dopo commenta le strategie e tutto quanto successo durante la corsa. E ogni volta che rientra a casa, vanno tutti insieme a mangiare un piatto di pasta o una pizza. Un’estate sono andati anche in vacanza tutti insieme, a Saint-Tropez, sulla barca dello zio di Leclerc.
Gli amici, al di là delle differenti sfumature dei dettagli, condividono la stessa immagine del pilota Ferrari. Il pilota affermato non ha tradito il “cocco delle maestre” che piaceva a tutti alle elementari, come racconta all’Equipe la direttrice della sua scuola Véronique Caselles, che è anche la madre dell’Alex tra gli otto della LC8. Charles, ricorda, è sempre stato calmo, garbato, già da bambino. Suo fratello Arthur, entrato anche lui nella Ferrari Drivers Academy, era un po’ più turbolento.
Nonostante la ricchezza, la gloria, la fidanzata (che ha dimenticato mezz’ora fuori dalla porta di casa durante una gara virtuale), Leclerc non è cambiato. Ermetico, prudente con le persone di cui non si fida, per gli amici invece c’è sempre. Anche per qualche scherzo in strada. O per mettersi un costume da banana in diretta streaming.
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