Max Verstappen è uno dei piloti più veloci e più discussi della Formula 1. Questa è una selezione dei suoi sorpassi più spettacolari in Red Bull.
L’olandese volante, il più giovane vincitore in Formula 1, l’uomo che ha indotto che ha indotto la FIA a cambiare le regole sull’età minima per la superlicenza. Max Verstappen è per molti il “cattivo” della nuova generazione di piloti, considerato poco rispettoso delle tradizioni, sempre al limite e qualche volta oltre. Passa per arrogante, ma vuole vincere, affermarsi con una macchina inferiore alla Mercedes. Ha messo le ali alla Red Bull e firmato sorpassi da applausi, muscolari, energici, a loro modo vintage.
Cina 2017, il giro in stile Senna
In Cina, nel 2017, l’olandese parte diciannovesimo per un problema alla power unit in qualifica. Recupera tre posizioni per le penalizzazioni di Grosjean (Haas), Palmer (Renault) e Giovinazzi (Sauber). Il resto dello spettacolo è tutto merito suo. Alla fine di un primo giro che ricorda quello di Senna a Donington nel 1997, Verstappen è già in settima posizione.
“In questa Formula 1 si può sorpassare” commenta al termine di una gara in cui ha anche costretto Ricciardo all’errore all’undicesimo giro e completato la rimonta con un piazzamento sul podio.
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Messico 2017: la partenza di Verstappen fa discutere
In Messico, a far discutere è la sua partenza. Verstappen scatta bene, come Hamilton e Vettel. Alla prima curva il tedesco della Ferrari e l’olandese della Red Bull sono vicini, troppo vicini. Verstappen transita per primo, Vettel frena poi ritenta l’attacco nella successiva curva a destra. L’olandese però chiude la traiettoria, e il ferrarista rompe il musetto. Così Verstappen vince la gara e Hamilton conquista il titolo Mondiale. “Non potevi andare più piano” gli dicono scherzando via radio sotto la bandiera a scacchi. “Scusate stavo volando” risponde Verstappen, che quella prospettiva non la considera nemmeno per scherzo.
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Brasile 2019, il sorpasso da urlo su Hamilton
La pista di Interlagos, un tracciato di vecchia generazione, evidentemente gli piace. Si esprime meglio dove può liberare energia, anche se col tempo ha imparato come amministrarsi anche nelle curve strette, nei “tilkodromi” tutti curve a gomito. Nel 2019, il suo personale capolavoro lo firma al termine di un duello di nervi con Lewis Hamilton. Verstappen stupisce tutti fermandosi ai box per montare gomme soft in regime di safety car per il ritiro di Bottas. Rientra dietro il britannico, lo insegue, poi gli passa all’esterno alla prima curva e poi difende la posizione all’interno.
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Verstappen, che show a Interlagos nel 2016
Su quella stessa pista, nel 2016, aveva stupito anche Niki Lauda, lontano dalla sua continua ricerca dell’azzardo, peraltro anche meno calcolato. Sotto la pioggia, la sua Red Bull volava, disegnava traiettorie inattese, improbabili per tutti. Lungo la “esse di Senna” ha individuato una traiettoria anomala, ma estremamente efficace, in modo da aprire il gas prima degli altri dopo la frenata. Ha pensato fuori dagli schemi, a come fare per non slittare e non a fare meno strada come vuole la logica sull’asciutto. Lì, alla prima chicane dopo il traguardo, in leggera salita, ha superato anche Nico Rosberg, campione del mondo a fine stagione prima di abbandonare le corse.
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Verstappen e Leclerc, il duello in Aistria
Verstappen è destinato a creare una sentita rivalità con Charles Leclerc. Rappresentano il futuro della Formula 1, si rispettano ma non si temono. Pur con caratteri diversi, in pista si somigliano per approccio e spirito competitivo: tutto quel che non è espressamente vietato, si può fare per vincere, che resta il solo obiettivo. Sanno di dover stupire, di dover accontentare i tifosi che tanto gli chiedono e i team che hanno deciso di puntare su di loro per il futuro. Così, quando si ritrovano fianco a fianco, anche la Formula 1 ibrida dei motori silenziosi si accende.
Il duello in Austria, giardino di casa Red Bull, proprietaria dell’impianto attraverso Dieter Mateschitz, è solo l’assaggio. Vanno ruota a ruota, l’olandese ricaccia indietro il monegasco, partito in pole, con un sorpasso feroce, una fiancata ai limiti del regolamento a tre giri dalla fine.
I commissari ci mettono un po’ a decidere, poi confermano l’ordine d’arrivo. La Red Bull vince, Max Verstappen gioisce. E una nuova, scintillante rivalità inizia a mostrare tutto il suo appassionante potenziale.
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