Lamborghini, i modelli più costosi e stravaganti di sempre

Lamborghini ha realizzato concept car e modelli esclusivi nel corso di una storia caratterizzata dalla costante ricerca dello stile e della prestazione, in anticipo sui tempi. Questi i più lussuosi

Lamborghini, i modelli più costosi e stravaganti di sempre
Lamborghini, i modelli più costosi e stravaganti di sempre

La storia di Lamborghini è un continuo inseguimento del limite. E’ una storia fatta di ostacoli superati, di barriere abbattute. E’ una ricerca inesausta dello stile e della prestazione non come entità separate, ma come due metà di uno stesso percorso, ragione e cuore di uno stesso modello. Sempre con lo sguardo dritto e aperto su un futuro scintillante e accecante come una palla di cannone accesa.

Lamborghini Aventador J, concept unico

Lamborghini Aventador J, concept unico
Lamborghini Aventador J, concept unico

Per comprendere il senso della continua ricerca della casa bolognese, basterebbe soffermarsi sul concept Aventador J, fuoriserie in esemplare unico da due milioni di euro presentato al Salone di Ginevra del 2012 e già venduto prima dell’esposizione. Non ha tettuccio, non ha finestrini, è pura forma con la potenza di un motore V12 da sei litri e mezzo.

La lettera J fa riferimento a un allegato del regolamento della FIA sulle specifiche tecniche delle auto da corsa. Un messaggio chiaro, una dichiarazione di intenti che si rispecchiano nelle forme aggressiva della carrozzeria e in alcune soluzioni estreme poi riprese sulla futura Aventador spider.

La Aventador J, ad esempio, presenta due deflettori trasparenti che sostituiscono il parabrezza, un assetto estremamente ribassato (è alta appena 110 centimetri), e il motore a vista.

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Veneno e Veneno Rosadster, moto assoluto

Lamborghini Veneno Roadster, lusso e velocità
Lamborghini Veneno Roadster, lusso e velocità

Il Futurismo, inteso come l’esaltazione del movimento, racconto della macchina come via per il progresso felice, non è solo la sintesi artistica del movimento di Marinetti, Balla, Boccioni. La loro arte prova a fissare l’equilibrio instabile e l’infinito tendere al meglio. Da questo punto di vista, è futuristica tutta la produzione di Lamborghini, compresa la Veneno, che costa tre milioni di euro. Come lo Spad cantato da Francesco De Gregori, è “una bestia di fuoco e velocità”, con un motore da 740 cavalli.

Di questo “veleno”, questo significa il nome in spagnolo, esiste anche una versione Roadster. E’ un regalo per i cinquant’anni della casa. Di questa decappottabile con l’anima da corsa esistono nove unità, vendute dal 2014. Carrozzeria in fibra di carbonio, motore da 6,5 litri, tocca una velocità di 355 kmh. E’ il gioiello più costoso della casa (3.3 milioni di euro). Un “veleno” per pochi.

Sesto Elemento, trionfo del carbonio

Lamborghini Sesto Elemento, il trionfo del carbonio
Lamborghini Sesto Elemento, il trionfo del carbonio

L’eloquenza nella scelta del nome si ritrova anche nella “Sesto Elemento” svelata al Salone di Parigi 2010. Nella tavola periodica, infatti, il sesto elemento è il carbonio. Ed è proprio la fibra di carbonio il componente principale del telaio della concept car che si spinge fin quasi a 300 kmh grazie a un cambio a sei rapporti. Dopo la versione realizzata per il salone, nera con inserti e dettagli rossi, la Lamborghini ha poi deciso di produrne altri venti esemplari nel 2011, tutti omologati solo per uso in pista.

Tutte le strutture in fibra di carbonio sono state realizzate a Seattle in collaborazione con la Boeing e l’Università di Washington. La Sesto Elemento, infatti, inizialmente concept car bassa e vibrante, nelle intenzioni della casa del Toro doveva funzionare come un manifesto, una dimostrazione tecnologica del livello di sviluppo raggiunto nell’utilizzo della fibra di carbonio. L’intero progetto, pensato per ridurre il peso complessivo ed esaltare così la potenza, permette alla Sesto Elemento di passare da 0 a 100 kmh in 2,4 secondi. Valore, 2.1 milioni di euro.

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Lamborghini Egoista, piacere di guida solitario

Lamborghini Egoista, piacere di guida solitario
Lamborghini Egoista, piacere di guida solitario

Molto particolare anche “Egoista”, un nome che a molti fa venire in mente un profumo celebre per la vecchia pubblicità in cui il proprietario veniva così etichettato da una serie di persone che glielo urlavano dalle finestre. Ma “Egoista” è anche un particolare progetto Lamborghini ispirato all’elicottero Apache. L’abitacolo è piccolissimo, ridotto all’osso. Contiene infatti un solo sedile. La cabina però è futuristica, con indicatori, segnalatori, pannelli aerodinamici sulla carrozzeria.

Non è esattamente comoda da usare, per entrarci bisogna togliere il volante, ma questa concept car del 2013 rimane una delle Lamborghini più lussuose e e costose della storia del marchio. Come ha spiegato allora il responsabile del progetto, la Lamborghini Egoista è come l’isola che non c’è, rappresenta la ricerca estrema dell’edonismo senza compromessi. Dal 2014, Lamborghini ha deciso di esporre nel suo museo a Sant’Agata Bolognese il risultato di quella ricerca.

L’ultima presentazione in realtà aumentata come risposta al lockdown dimostra che la ricerca di anticipare i tempi non è ancora finita. E mai finirà.

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