Hamilton “stanco” di vincere in F1: il retroscena svelato dal pilota. La ripresa del campionato senza pubblico renderà anche gli sport motoristici completamente diversi
Lewis Hamilton sa benissimo che una Formula 1 senza pubblico è uno sport a metà, tanto da rendere triste anche gli stessi piloti che dovranno gareggiare. L’inglese in una recente intervista organizzata dalla Mercedes ha detto di “sentirsi vuoto” al solo pensiero di correre a Silverstone o Monza senza i fan sugli spalti. La pandemia di coronavirus ha stravolto il calendario e rende ancora dubbioso l’inizio del campionato. Se tutto proseguirà nel migliore dei modi in queste settimane si potrà ricominciare dal 5 luglio in Austria con un doppio appuntamento ravvicinato sul Red Bull Ring. Questi due mesi di lockdown forzato hanno portato però anche degli aspetti positivi. Difficile da credere ma sentendo Hamilton, il tempo libero trascorso a casa sembra averlo ricaricato dopo anni di fatiche.
“Sono riuscito a coltivare maggiormente le mie passioni personali, curando il mio corpo e dedicando più tempo a me stesso. Anche nei momenti difficili dobbiamo guardare sempre al lato positivo delle cose. Stare i casa ci ha fatto riscoprire degli aspetti della nostra vita che avevamo completamente dimenticato“.
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Il mondiale di F1 quest’anno sarà davvero particolare sia per il tipo di svolgimento che per il contesto nel quale si svolgerà. Per Hamilton sarà come “correre in un ambiente da test. Forse anche peggio perchè almeno a Barcellona in pre-season qualcuno a vederci c’è sempre”.
Nonostante questo, Lewis sembra aver ritrovato le motivazioni per tornare a correre al massimo delle sue possibilità. Dopo 13 stagioni al top, con la conquista di 6 titoli mondiali, il pilota inglese aveva pensato anche ad un parziale ritiro. Un anno sabbatico per ricaricare le batterie. Questi due mesi senza attività hanno svolto un po’ la stessa funzione, facendo tornare nel campione iridato la voglia di primeggiare sulle quattro ruote.
“Negli ultimi cinque anni ci sono state delle volte in cui ho pensato che dedicarmi completamente a me stesso prendendomi un anno sabbatico sarebbe stato un bene per il mio corpo e la mia mente“, ha spiegato il driver inglese.
“Quest’anno ci siamo ritrovati a doverci prendere una pausa forzata e questo mi ha fatto bene. Sono più riposato e carico per l’inizio della competizione. Penso che per tutti è stato u periodo duro, ma per me la chiave è non scoraggiarsi, trovare cose che ci piace fare e che forse non hai avuto tempo di fare in passato. La cosa più importante è non perdere tempo”.
Insomma la sfida è lanciata, gli avversari sono avvisati: Lewis non abdica ma rilancia la sfida.
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