A distanza di anni dal suo addio alle corse, Michael Schumacher mette a segno un altro primato: è il personaggio più influente nella storia della Formula Uno.
Chi muove i primi passi nel mondo della Formula Uno quando deve indicare un pilota a cui ispirarsi nella maggior parte dei casi finisce per indicare due nomi: Michael Schumacher, forte di sette titoli mondiali in carriera, e Lewis Hamilton, che i più giovani hanno avuto modo di seguire in prima persona, destinato a ripercorrere le orme del tedesco e, magari anche a superarlo, grazie alla supremazia della sua Mercedes.
Nonostante siano trascorsi ormai diversi anni dal suo addio alle corse, è però l’ex ferrarista a vantare un primato importante: è il “personaggio più influente” (grazie al 61% delle preferenze) nei 70 anni di storia del Circus, celebrati proprio in questi giorni. Dietro di lui si piazza l’ex patron delle due ruote, uno che ha poco da invidiare a molti anche nella scoperta dei giovani talenti: Bernie Ecclestone.
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Ma quali sarebbero i fattori che avrebbero fatto dirottare le preferenze nei confronti del sette volte iridato? Non è così difficile individuarle.
La determinazione e la voglia di vincere sono state infatti caratteristiche imprescindibili dell’ex pilota, rese possibili grazie a un allenamento scrupoloso e attento a ogni minimo dettaglio. Poter essere preparati sul piano fisico, infatti, può essere davvero determinante per chi vuole competere ad alti livelli.
La dimostrazione di come questo suo modo di agire fosse vincente era emblematica al termine di una gara. A differenza dei colleghi, spesso apparsi stanchissimi dopo Gran Premi lunghi e con condizioni meteo non sempre ottimali, Schumi è apparso spesso in condizioni simili a quelle della partenza. A confermarlo erano anche i suoi primati in pista: spesso, infatti, riusciva a mettere a segno i suoi giri veloci proprio prima della sosta ai box.
E proprio ora che la Ferrari manca l’appuntamento con il titolo ormai dal 2007, per chi sogna di interrompere un digiuno che dura troppo a lungo, Schumi rappresenta l’esempio a cui ispirarsi. Il tedesco, infatti, era riuscito a porre fine a un altro periodo non troppo soddisfacente per la scuderia italiana, portata al trionfo per ben cinque volte.
Il gradimento nei confronti di Michael non deve comunque offuscare quanto di buono ha fatto per il Circus Ecclestone, ai vertici della Formula Uno per ben 40 anni. Anche l’ex patron potrebbe quindi essere una fonte a cui ispirarsi per uno sport che ha bisogno di rilanciarsi e che dovrà convivere anche con qualche taglio di troppo sul piano economico.
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