Pirelli, incaricata di fornire le gomme alla Formula Uno, attende risposte definitive sul calendario e si prepara a un tor de force per la produzione.
Liberty Media è intenzionata a fare il possibile per preservare la stagione di Formula Uno, pur non avendo ancora date certe per la partenza. Al momento l’ipotesi è quella di partire dall’Austria nel mese di luglio, ma questo inevitabilmente comporterà un vero tour de force da parte di piloti e addetti ai lavori. A essere chiamata a uno sforzo importante sarà anche Pirelli, la società fornitrice delle gomme: in soli due mesi sarà infatti necessario produrre ben 35 mila gomme per riuscire a rispondere a un calendario così fitto.
Ma è necessario che una decisione definitiva sulle gare da disputare sia comunicata il prima possibile.
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L’appello di Pirelli a Liberty Media
Il ruolo di Pirelli in Formula Uno, azienda fornitrice della gomme, viene spesso sottovalutato, ma può spesso avere un ruolo cruciale per le prestazioni in pista. Proprio per questo spesso può essere determinante anche il ruolo dei piloti, che possono dare indicazioni su quali siano le loro esigenze primarie per riuscire a migliorare l’effciienza delle monoposto.
Le incertezze però per il Monziale che dovrebbe prendere il via tra qualche mese non mancano. Tutte le scuderie hanno infatti dovuto interrompere il periodo dedicato ai test a causa della pandemia, ma se dovesse arrivare il via libera il calendario sarà davvero fitto. E questo influisce inevitabilmente anche sul lavoro di Pirelli: “Dobbiamo essere sicuri al 100% di poter fornire le gomme, altrimenti l’evento non può essere organizzato – ha detto il responsabile Mario Isola ai microfoni di Motorsport.com -. Stiamo cercando di lavorare con un approccio flessibile, il regolamento attuale prevede che si sappiano i tipi di mescole 8 settimane prima delle gare europee e 14 per quelle nel resto del mondo. E ovviamente in una situazione particolare come quella attuale questo non è valido”.
Il lavoro che addette i tecnici sarà quindi particolarmente impegnativo e si incentrerà anche sulla necessità di recuperare gli pneumatici al momento sparsi in varie parti del mondo: “Alcune gomme si trovano a Didcot, in Inghilterra, mentre altre nella nostra fabbrica in Romania – ha detto ancora Isola – . Appena avremo il calendario pronto, organizzeremo i camion per portarle alle gare, così come il personale addetto. Quelle europee sono un po’ meno complicate perché usiamo camion e non container per i trasporti“.
Il dirigente si attende così risposte importanti dai gestori del Circus per far sì che non ci siano intoppi: “Ovviamente, però, abbiamo necessità di capire come muoverci su un lungo periodo, dunque non solo per fornire il primo o i primi due Gran Premi, ma tutti quelli dell’anno. Se la prima parte di esso si svolgerà in Europa, spostandosi poi in Asia e America in tempi brevi, significa che saremo parecchio impegnati in fase di produzione. Probabilmente dovremo sfornare qualcosa come 35.000 gomme in un paio di mesi, non in un anno. Potete immaginare l’impatto enorme che questa cosa avrà sulla produzione. Abbiamo già parlato con i team e posso dire che si sono dimostrati flessibili pur di trovare una soluzione ragionevole, come ad esempio una distribuzione standard o qualcosa che comunque ci consenta di fornire loro il materiale in poco tempo” – ha concluso.
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