Hamilton alla Ferrari al posto di Vettel: cosa c’è di vero. Il fenomeno inglese è da sempre nei sogni dei tifosi in rosso e ha avuto già dei contatti in passato con John Elkan
L’addio di Sebastian Vettel alla Ferrari libera uno dei sedili più ambiti della griglia di Formula 1. Il mercato piloti vivrà settimane di fermento in attesa di capire chi prenderà il posto del campione tedesco e dove lo stesso deciderà di andare per proseguire la sua carriera. I tifosi della rossa continuano a sognare l’arrivo di Lewis Hamilton, ricostituendo l’accoppiata tra il pilota più famoso e la macchina più amata. Ma è davvero possibile?
La Ferrari non ha mai nascosto la propria volontà di accaparrarsi i servigi del sei volte campione del mondo e ha fatto diversi tentativi di abboccamento nei mesi scorsi. Già dopo il Gp di Spagna del 2019 a Barcellona, John Elkan e Louis Camilleri avevano chiacchierato amabilmente con il driver inglese, tanto per rompere il ghiaccio. Un vero e proprio tentativo, secondo quanto riportato dal giornalista Leo Turrini, era arrivato poi alla fine della scorsa estate, tramite un noto intermediario. Come raccontato a Sky Sport, Hamilton non aveva chiuso la porta inizialmente, salvo poi presentare altri piani per il suo futuro. L’idea fissa era ed è quella di battere il record dei sette titoli di Michael Schumacher e per farlo è di sicuro più semplice restare in Mercedes con il top team del Circus. Lo stesso Toto Wolff ha sempre ammesso che nonostante il contratto in scadenza nel 2020, Lewis avrebbe proseguito con le frecce d’argento, non prendendo mai in considerazione l’opportunità di andare in Ferrari.
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Tutto potrebbe cambiare qualora lo stesso Wolff dovesse accettare la proposta di Lawrence Stroll per andare a dirigere il progetto Aston Martin nel 2021. Senza il team principal alla guida della Mercedes, Hamilton potrebbe rivedere i propri progetti e perchè no riaprire una porta alla Ferrari. Molto dipenderà anche dalle stesse scelte di Vettel. Qualora il tedesco dovesse andare in McLaren o Renault potrebbe innescare uno scambio con Ricciardo o Sainz verso Maranello. Una soluzione intermedia come quella dello spagnolo potrebbe servire da “ponte” verso il 2022, quando il discorso Hamilton sarebbe ancor più fattibile. Con i 7 titoli di Schumacher eguagliati, l’inglese non avrebbe più nulla da chiedere e a quel punto la consacrazione in rosso sarebbe a cuor leggero.
Il discorso economico non è uno scoglio insormontabile, e non solo per la presenza di sponsor già ingolositi dall’opportunità unica di marketing. Elkan e Camilleri avevano già avuto modo di sondare le richieste dell’inglese e i parametri seppur alti possono essere coperti dalla Scuderia più ricca del Circus.
Certo tutti i problemi andrebbero poi a gravare sulle spalle di Binotto che si ritroverebbe a gestire la coppia più esplosiva degli ultimi anni con Leclerc. Ma sarebbero comunque scintille positive per tutta la Formula 1.
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