“Verstappen ai miei tempi sarebbe morto”, un ex pilota critica l’olandese per lo stile troppo aggressivo di guida. Il pensiero di Bruno Giacomelli, driver della F1 anni ’80
Lo stile di guida aggressivo tipico di Max Verstappen non sarebbe stato possibile prima della moderna rivoluzione sulla sicurezza in F1. Ad affermarlo è stato l’ex pilota della McLaren Bruno Giacomelli.
Il lombardo, che ha corso nella massima serie dal 1977 al 1983 e di nuovo nel 1990, ha parlato della differenza tra le epoche al sito it.motorsport.com, tirando in ballo anche Verstappen.
“Guardando i risultati, Schumacher ha vinto sette campionati mondiali. Fangio ne ha portati a casa cinque, ma Fangio li ha vinti con macchine diverse e in un momento in cui le persone morivano“.
“Sai cosa significa morire? Vuol dire che Verstappen, se avesse guidato le macchine degli anni ’80 che guidavo io, sarebbe morto almeno tre o quattro volte“.
“Oggi i piloti non hanno più paura in un’auto di Formula 1, perché sono molto sicuri“, sottolinea Giacomelli.
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“Verstappen ai miei tempi sarebbe morto”, un ex pilota critica l’olandese
Rispetto agli anni ’70 e ’80 gli standard di sicurezza della F1 hanno subito una significativa revisione dopo la morte di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna al Gran Premio di San Marino del 1994.
E mentre la capacità di ingaggiare duelli ruota a ruota rimane in qualche modo soggettiva, non è un segreto che Verstappen abbia la reputazione di oltrepassare spesso i limiti nella condotta di gara.
Allo stesso tempo, la versione moderna di questo sport non è certamente priva di pericoli. L’ultima fatalità della F1 è piuttosto recente e risale al 2015, quando Jules Bianchi è scomparso a seguito degli infortuni subiti durante il GP del Giappone del 2014. Stessa sorte anche lo scorso anno per il francese Anthoine Hubert, che ha perso la vita in un incidente horror a Spa in F2.
Da parte sua, Verstappen ha difeso il suo stile di guida in più occasioni, mentre solo pochi giorni fa suo padre Jos stava parlando dell’effetto della sua aggressività sugli avversari.
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