Incentivi Auto, la proposta: possibili bonus per l’acquisto nella Fase 2

Il Governo pensa a nuovi incentivi auto per aiutare il mercato. L’idea sarebbe quella di stanziare 500 milioni per allargare gli ecobonus

A causa dello scoppio dell’emergenza Coronavirus, uno dei settori che più ha subito le conseguenze della crisi è sicuramente quello di vendita della automobili. I numeri parlano chiaro: si parla di perdite milionarie. Facendo un rapido confronto con le vendite del 2019, è possibile notare come nei mesi di lockdown siano state vendute oltre 360mila auto in meno, mentre ad aprile si è registrato un calo del 97,5% rispetto allo scorso anno.

Nonostante sia da qualche giorno partita la Fase 2, le conseguenze della crisi sono destinate a perdurare ancora a lungo. L’intero Paese sta vivendo uno dei periodi più duri a livello economico del passato recente, con un Pil destinato a scendere del 9-10%. Per questo motivo, le varie associazioni di categoria hanno chiesto al Governo aiuti per restare a galla. L’ipotesi avanzata è quella di aumentare gli incentivi auto, creando una terza fascia per gli ecobonus.

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Incentivi auto, 500 milioni per allargare ecobonus: l’ipotesi

L’ipotesi proposta dal Governo per venire incontro al settore vendita delle automobili riguarda sostanzialmente l’ampliamento degli incentivi auto, puntando sugli ecobonus. Ad oggi, gli aiuti che lo Stato offre per incentivare l’acquisto di auto elettriche sono di circa 70 milioni di euro, divisi per due fasce: veicoli con emissioni da 0 a 20 g/km di CO2 e da 21 a 60 g/km di CO2. Il piano prevederebbe l’aggiunta di una terza fascia da 61 a 95 g/km di CO2.

Si tratterebbe di una mossa importante per aiutare uno dei settori che più sta subendo le conseguenze del Coronavirus e del lockdown. Lo stanziamento iniziale di 500 milioni di euro da parte dello Stato, inoltre, verrebbe completamente ricoperto dal gettito fiscale. Un maggior numero di auto vendute vorrebbe dire anche più soldi nelle casse dello Stato che, tra Iva e altre imposte, ricava quasi 76 miliardi di euro all’anno.

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