Sebastian Vettel è al passo d’addio con la Ferrari. Le posizioni si sono irrigidite nella trattativa per il rinnovo del contratto. Quali i piani B per il Cavallino
Dopo sei anni, la Ferrari e Vettel sembrano arrivati davvero, e definitivamente, al passo d’addio. Una situazione difficile da ipotizzare solo tre mesi fa, al momento della presentazione della SF1000. Allora, il rinnovo del contratto del tedesco appariva come una formalità, da ufficializzare velocemente dopo aver raggiunto un accordo sulla durata e sull’ingaggio. Invece, è iniziato un braccio di ferro che ha irrigidito le posizioni. E la linea della fermezza non porta, in genere, vantaggi nelle contrattazioni.
La scuderia di Maranello, per il futuro, punta su Charles Leclerc. Ormai non è più un segreto. La sua prima stagione con la Rossa ha convinto anche i più solidi sostenitori di Kimi Raikkonen, l’ultimo campione del mondo Ferrari di cui ha preso il posto, che la scelta in prospettiva ha pagato eccome.
Il team ha proposto al tedesco un anno di contratto, il quattro volte campione del mondo ne chiede due, nessuno pare disposto a cedere. Vettel, apparentemente deluso anche dall’entità dell’ingaggio offerto, ripiomba così nella situazione di sei anni fa, dopo la sua ultima stagione in Red Bull. Oscurato da un compagno di squadra istrionico, sorridente e veloce, Daniel Ricciardo, preferì lasciare il team con cui aveva conquistato quattro mondiali e battuto primati di precocità.
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Ferrari e Vettel, quali le alternative
Solo che in quel momento si liberò un posto in Ferrari, un’occasione da cogliere al volo. Adesso, anche per effetto della crisi dovuta al coronavirus, le opportunità di trovare un’alternativa in un top team. Sembra infatti quasi impossibile che possa finire in Mercedes, al posto di Bottas (per cui sarebbero pronti giovani “interni” come Ocon e Russell) o addirittura in cambio di Hamilton. Il campione del mondo ha negato il desiderio di passare in Ferrari, Eddie Jordan ha comunque lanciato la “bomba” di mercato per un futuro nemmeno troppo lontano.
Si potrebbe liberare, eventualmente, il secondo volante in Red Bull. Ma difficilmente il tedesco si andrà a rimettere nella stessa situazione vissuta sei anni fa, considerato che Horner ha già un numero 1 di cui non è in discussione il peso nelle gerarchie interne, ed è Max Verstappen.
Vettel, ha detto Sascha Roos di Sky Deutschland, vuole essere la prima guida in un team competitivo, ma è difficile che questo possa accadere l’anno prossimo, a meno di non scendere in un team outsider come la McLaren.
Si potrebbe allora concretizzare uno scambio con Carlos Sainz, uno dei più papabili nella rosa dei sostituti in Ferrari di Vettel. Sembra prendere quota anche Daniel Ricciardo, che la Renault ha sostanzialmente liberato dalla fine della stagione 2020. Più sentimentale l’ipotesi di un ritorno di Fernando Alonso. Solo una suggestione patriottica appare invece l’ipotesi Giovinazzi. Ancora più aleatorie l’ipotesi Robert Schwartzman, russo della Ferrari Drivers Academy campione del mondo l’anno scorso in Formula 3, e Mick Schumacher.
Una cosa è certa, anche se il Mondiale 2020 non è ancora partito, il tempo per le decisioni in vista del 2021 sta scadendo.
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