Una bicicletta contesa ha scatenato il finimondo a Torino: niente distanza sociale e nemmeno mascherina. Sono dovute intervenire in forza gli agenti di polizia per calmare gli animi. Tre fermi. Stamattina un incidente ha rallentato la Fase 2 in Tangenziale.
Se a Milano tutto si è svolto abbastanza regolarmente a Torino ci sono stati momenti di confusione e anche di coda sia fuori dalla stazione di Porta Nuova, verso i mezzi pubblici e i tram che portavano verso le zone esterne al centro, che in alcune delegazioni. Ma il momento più critico, per la verità, lo si è vissuto ieri quando almeno un centinaio di persone si sono affrontate in una gigantesca rissa scatenata, appare, per una bicicletta contesa.
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L’episodio è accaduto in uno dei quartieri più popolari di Torino, all’Aurora, all’incrocio tra corso Giulio Cesare e corso Novara proprio davanti a un negozio di giocattoli. Due ragazzi, entrambi di origine africana, ci sono messi a litigare per una bicicletta. Non si è capito chiaramente se si sia trattato di una bici sottratta o semplicemente spostata da dove era stata posteggiata. Ma da una banale discussione si è andati alle mani e da lì la questione è diventata di ordine pubblico perché almeno un centinaio di persone, amici dei due litiganti, si sono affrontati a lungo con calci e pugni. Il tutto mentre altre persone, velocemente, cercavano di mettersi in salvo.
Quasi nessuno indossava la mascherina, la distanza sociale era un concetto puramente aleatorio e assolutamente non rispettato. Purtroppo, ci si è messa di mezzo anche la curiosità perché altre decine di persone sono scese in strada per cercare di capire quello che stava succedendo. Quando la polizia è arrivata sul posto con numerose volanti, il protagonisti dell’episodio si erano già dati alla fuga. Tuttavia, sono state fermate tre persone per rissa e resistenza a pubblico ufficiale.
Negli ultimi quindici giorni la situazione nella zona dell’Aurora a Torino è sempre piuttosto tesa così come spiega Luca Neri, presidente della Circoscrizione torinese 7 che dell’episodio ha scattato alcune foto dal suo balcone che pubblichiamo ringraziando per la disponibilità.
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“Purtroppo è almeno il terzo episodio che capita nelle ultime due settimane – dice Neri – e continuiamo a chiedere con forza con insistenza che le forze dell’ordine effettuino alcuni presidi fissi nei punti nevralgici del quartiere dove continuiamo a riscontrare episodi di nervosismo, intolleranza e violenza. In questo quartiere convivono molte realtà, per lo più pacificamente ed sono proprio gli episodi come questo a rivelarsi pericolosissimi, soprattutto in un momento come questo nel quale serve ordine collaborazione e buon senso”.
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Per quanto riguarda invece il ritorno alla Fase 2, che vede molte fabbriche di Torino tornare lentamente a un ritmo di produzione che piano piano porterà alla normalità, questa mattina la città ha risposto con una certa attenzione. Tuttavia, c’è stato l’imprevisto.
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