Mercato moto, crollano immatricolazioni ad aprile: ribasso epocale

Moto, pubblicati i dati sulle vendite di aprile. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, si registra un calo del 97%. Nel 2020, dimezzate le vendite rispetto ai primi quattro mesi del 2019

Moto crollo epocale mercato
Scooter, crollano le immatricolazioni (Foto Pixabay)

Il lockdown ferma anche il mercato delle moto. Se a marzo si era registrato un calo del 66% rispetto allo stesso mese del 2019, lo stesso confronto ad aprile fa emergere un desolante -97%. Se si considera l’andamento complessivo dall’inizio dell’anno, rispetto al 2019 è stata venduta una moto su due (-47%).

Per il mercato delle moto, questo azzeramento sostanziale delle vendite, in un periodo che invece è tradizionalmente florido per il settore, inevitabilmente preoccupa. Così Paolo Magri, il presidente dell’ANCMA (Associazione ciclo motociclo e accessori), ha invocato aiuti e sovvenzioni da parte del Governo per sostenere la filiera produttiva. Servirebbero, ha detto Magri, incentivi all’acquisto che possano sostenere la domanda anche perché, precisa, il mercato delle due ruote è caratterizzato da una forte stagionalità. E questa caratteristica rende comunque più difficile recuperare quanto perso durante il lockdown.

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Moto, mercato fermo: la posizione dell’ANCMA

Scooter elettrici
Scooter elettrici, fermo il mercato delle due ruote ad aprile (Foto Pixabay)

Magri comunque apprezza l’idea del ministro De Micheli che ha previsto un buono per incentivare la mobilità alternativa. Ma ha anche sottolineato quanto gli scooter, i motorini e i ciclomotori saranno protagonisti nella fase 2. Da un lato, per il minor impatto ambientale e per la possibilità di ridurre i tempi di percorrenza negli spostamenti sulle medie distanze, anche nel tessuto urbano. Dall’altro, perché presumibilmente diventeranno un valore aggiunto e una risorsa con l’avvento della primavera, soprattutto alla luce del necessario contingentamento dei passeggeri su bus, tram e metro.

In questo scenario, conclude Magri, si registra anche una minore fiducia delle famiglie, e un rallentamento del potere d’acquisto, che si combina con gli affanni crescenti della rete di concessionari. “Anche per questo riteniamo indispensabile e urgente un sostegno sussidiario al comparto da parte del Governo” ha dichiarato.

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