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Auto, mercato fermo ad aprile: i dati su crollo immatricolazioni

Auto. Ad aprile, i dati registrano solo 4.279 immatricolazioni, il 97% in meno rispetto allo stesso mese di un anno fa. Di queste, il 41% con motore diesel

Fiat Panda 4×4 (Foto Wheelsage)

Mercato dell’auto praticamente fermo ad aprile. Rispetto allo stesso mese di un anno fa, le vendite sono scese del 97,55% (4.279 immatricolazioni contro 174.924). Si fa sentire eccome l’effetto della pandemia da coronavirus, dunque. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati diffusi dalla motorizzazione, le vendite si sono dimezzate rispetto ai primi quattro mesi del 2019.

Proiettando il dato delle vendite di aprile a tutto l’anno, si legge in un’analisi del Centro Studi Promotor, si arriverebbe a fine anno con un volume di vendite pari a quello del 1949. Per tornare a una situazione normale, considerata anche la contrazione del Pil causata dal lockdown, serve una terapia d’urto anche da parte dell’Europa, ha spiegato il presidente del centro, Gian Primo Quagliano.

Dal suo punto di vista, si dovrebbe ripresentare la formula vincente degli incentivi alla rottamazione del 1997, che consentiva un doppio bonus a chi rottamava una vettura più vecchia di dieci anni: uno da parte dello Stato e un secondo, obbligatorio e di pari entità, da parte del venditore. Una misura che, ha sottolineato il presidente, ha consentito di far crescere le immatricolazioni in quegli anni di quasi il 40%.

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Auto, gli italiani hanno premiato il diesel

Auto in coda davanti a un distributore diesel (foto Getty)

Anche l’Anfia e l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere, invocano da parte del Governo misure di sostegno alla domanda. Il settore dell’automobile, ha detto il presidente dell’Unrae Michele Crisci all’ANSA, è strategico per l’Italia, e contribuisce all’erario con 80 miliardi l’anno. “Il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le 1.400 aziende che sostentano 160.000 famiglie” ha spiegato.

Paolo Scudieri, numero 1 dell’Anfia, propone invece un incremento del fondo Ecobonus 2020, il prolungamento del bonus per le auto ad alimentazione alternativa e un incentivo per acquistare in stock le vetture prodotte prima del lockdown.

Tra i pochi modelli venduti ad aprile, i dati evidenziano la predilezione per le motorizzazioni diesel, scelte nel 41% dei casi. Un’auto su tre, invece, è a benzina, mentre le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 26%.

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Alessandro Mastroluca

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